“Sulla chiusura dei porti decido io. Sono io l’autorità competente per la pubblica sicurezza e la sicurezza nazionale. Quindi la decisione spetta al mio ministero”. Così Matteo Salvini da Milano tornando sul tema della sovrapposizione di competenze tra il ministero dell’Interno e quello ai Trasporti. “Su quei barconi potrebbero esserci delinquenti o terroristi. Penso che Toninelli sia d’accordo con me”.
“Se si riapre qualche varco per gli sbarchi, aumentano le partenze e tornano i morti – ha sottolineato Salvini -. Spero che nel governo non ci siano nostalgici dei porti aperti, perché con me i porti restano chiusi. Un conto è la Marina Militare, che fa il suo dovere, ma ong, trafficanti e scafisti con me in Italia non ci arrivano”.
“Il governo va avanti perché mi rifiuto di pensare che ci siano ministri del M5S che vogliono riaprire i porti all’immigrazione clandestina – ha detto ancora il vicepremier -. Abbiamo lavorato bene per un anno, perché dovremmo cambiare opinione? Io sono leale, spero che lo siano tutti così come ho dimostrato io lealtà in questi ultimi undici mesi”.