“Chi decide e in base a quale criterio oggettivo se sospendere una partita? Ricordo che in Milan-Juve i buu dei tifosi rossoneri erano per Bonucci: chi decide se quella e’ discriminazione? Servono criteri oggettivi che in questo caso sono difficilmente individuabili, quindi sono contrario alla sospensione delle partite”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini al termine della riunione odierna sulla violenza nel mondo del calcio a Roma.
Al vertice, convocato d’intesa con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, hanno preso parte il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive Daniela Stradiotto, il presidente del CONI Giovanni Malago’, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, i vice presidenti federali Cosimo Sibilia (vicario) e Gaetano Micciche’, i presidenti della Lega Serie B (Mauro Balata) e della Lega Pro (Francesco Ghirelli) e i numeri uno dell’Associazione Italiana Calciatori (Damiano Tommasi) e dell’Assoallenatori (Renzo Ulivieri). Presenti inoltre i presidenti della Federazione Italiana Editori Giornali (Andrea Riffeser Monti) e dell’Ordine dei Giornalisti (Carlo Verna) nonche’ i quattro coordinatori di FIGC, Lega Serie A, Lega B e Lega Pro degli SLO.
“La mia preoccupazione e’ quella di non mettere in difficolta’ l’arbitro, che ha gia’ il suo bel da fare – ha detto Salvini -. E penso anche agli operatori di pubblica sicurezza: ho condiviso la scelta di non sospendere Inter-Napoli, non perche’ sia favorevole ai buu razzisti ma perche’ i problemi esterni allo stadio potevano essere maggiori – ha sottolineato Salvini in conferenza stampa – E’ un tema scivoloso, e’ difficile individuare il criterio di discriminazione tra i buu al bianco, al giallo, al nero, i cori contro i napoletani o gli juventini. Preferisco prevenire e sensibilizzare che sospendere le partite”. “L’obiettivo – ha proseguito Salvini – e’ sradicare la delinquenza da dentro e da fuori gli stadi e su questo utilizzeremo ogni mezzo. Vorrei le camere di sicurezza negli stadi e ho proposto l’idea di tornare a utilizzare il treno per le trasferte. E’ molto piu’ controllabile un gruppo di mille tifosi identificabili, che hanno acquistato con un documento il biglietto del treno, piuttosto che cento automobili in viaggio”. Salvini ha toccato anche altri temi che riguardano il mondo del calcio. “Preferirei che Genoa-Milan si giocasse alla luce del sole per favorire l’afflusso dei ragazzi e delle famiglie allo stadio. Il calcio e’ business ma anche comunita’ e sicurezza. Sono sempre ottimista ma i pregressi tra le due tifoserie non sono incoraggianti – ha aggiunto il vice presidente del Consiglio – Preferirei si giocasse di giorno”.
“La Supercoppa in Arabia? Non boicotto niente: ognuno e’ libero di guardare la partita, io mi limitero’ a non guardarla. Ho visto tante cose in vita, ma non ce la faccio a vedere la Supercoppa con i veli e burqa. Qualche Presidente ci diceva oggi che gli affari sono affari, io non mi permetto di direi il contrario ma quel giorno guardero’ altro o leggero’ un libro perche’ e’ un ossimoro che la finale di Supercoppa italiana si giochi in Arabia. Annuncio al mondo, che se ne freghera’, che non vedro’ la partita”. Apertura sugli stadi di proprieta’. “Lavoriamo per favorire chi vuole di dotarsi di uno stadio di proprieta’, faremo tutto il possibile affinche’ il calcio sia del 99 per cento delle persone per bene. Sono assolutamente contrario a vietare le trasferte e a chiudere gli stadi perche’ e’ la morte del calcio. Al contrario, la soluzione del problema violenza passa attraverso il coinvolgimento e la partecipazione, ovviamente di chi vuole essere coinvolto, ma escludere non risolve nulla. Se sono dispiaciuto per l’assenza dei tifosi alla riunione odierna? Ho avuto la possibilita’ di sondare in modo privato e riservato diversi pareri di tante tifoserie – ha aggiunto Salvini -. La soluzione del problema passa attraverso il coinvolgimento e la partecipazione. Anche la presidente dell’Osservatorio oggi ha condiviso questo approccio di apertura e dialogo. Qualche anno fa serviva un intervento drastico, mentre oggi bisogna coinvolgere i tifosi dando pero’ la certezza che chi sbaglia paga”. Salvini si e’ anche soffermato sulla figura degli steward, a suo avviso da rinforzare: “Il percorso e’ delicato, ma dovrebbero avere piu’ competenza e potere – ha dichiarato il vice presidente del Consiglio parlando degli steward – E’ inutile vietare le trasferte, e’ inutile vietare l’ingresso negli stadi degli striscioni, dei megafoni e dei tamburi: lo Stato ha la possibilita’ di garantire la sicurezza dentro e fuori gli stadi senza negare il diritto al tifo. Dobbiamo solo assicurare la certezza della pena. E chi sbaglia da tesserato della Federcalcio deve pagare il doppio perche’ ha una responsabilita’ maggiore”.
Accanto a Salvini in conferenza stampa il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, secondo il quale contro la violenza negli stadi “non basta semplicemente inasprire le pene, ma e’ vero che la certezza delle sanzioni e’ un concetto importante. Cercheremo di accelerare e semplificare l’iter per arrivare a un giudizio in tempi brevissimi. E bisogna valutare la possibilita’ di pensare a delle aggravanti e ad una diversa disciplina delle sanzioni accessorie”. Quindi un appello ai tesserati:”Prima delle partite dovrebbero stare attenti a non alimentare la retorica degli ultras perche’ tutto questo non aiuta a sterilizzare il fenomeno del proselitismo. Ho invitato i protagonisti del mondo del calcio a evitare di buttare benzina sul fuoco: se vogliamo cambiare culturalmente dobbiamo dare segnali”.
Sono arrivate subito le prime reazioni dal mondo del calcio. “Sono molto soddisfatto della riunione di oggi, e’ stata positiva. Tutte le componenti hanno espresso le proprie opinioni e c’e’ stato un chiaro richiamo a quella che deve essere la severita’ delle pene e dei provvedimenti da prendere verso coloro, che sono pochissimi, che non sono tifosi ma delinquenti” ha detto all’Agenzia Italpress il presidente della Lega di serie A, Gaetano Micciche’. “Sono poche centinaia rispetto a centinaia di migliaia di tifosi veri, bisogna fare di tutto perche’ non possano compromettere la bellezza del gioco del calcio”.
“E’ stato un incontro molto proficuo nel quale sono stati individuati percorsi comuni e specifici tra i responsabili dell’ordine pubblico e il mondo del calcio: l’obiettivo e’ soffocare i pochi violenti, valorizzando ed esaltando la condivisione con i veri tifosi” le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina. “Il calcio e’ partecipazione – ha dichiarato Gravina – vogliamo sradicare tutti i fenomeni di violenza e di maleducazione a qualsiasi livello, sia dentro che fuori gli stadi. Ognuno deve fare la sua parte, pur sapendo che sara’ un percorso a medio-lungo termine, e la Federazione sara’ parte diligente in questo processo virtuoso che deve essere necessariamente di contrasto, ma anche di investimento nel futuro, con un’attenzione particolare all’educazione e alla cultura sportiva”.
(ITALPRESS).