La notizia era nell’aria e oggi è arrivata l’ufficialità: la Ryder Cup in programma a settembre nel Wisconsin slitta di un anno a causa dell’emergenza sanitaria, con un effetto domino sulle successive edizioni fino al 2037 che coinvolge anche Roma: la sfida fra Usa e Europa al Marco Simone Golf&Country Club di Guidonia Montecelio, inizialmente prevista dal 30 settembre al 2 ottobre 2022, passa al 2023.
Una decisione annunciata e quasi inevitabile, sulla quale ha pesato il parere del Centers for Disease Control and Prevention: appuntamento dunque dal 21 al 26 settembre 2021, sul percorso del Whistling Straits Golf Course di Kohler. Rinviata di un anno anche la President’s Cup, match tra Usa e Resto del mondo (ad eccezione dell’Europa), che si disputerà dal 19 al 25 settembre 2022. “Gli esperti sanitari e le autorità pubbliche del Wisconsin non potevano fornirci garanzie sulla possibilità di organizzare responsabilmente a settembre un evento con migliaia di spettatori – ha spiegato Seth Waugh, Ceo della PGA of America – Alla luce di queste incertezze, abbiamo deciso di ricalendarizzare la gara al 2021. Fermo restando il rammarico per la scelta presa, la nostra priorità è sempre stata quella di salvaguardare la salute di tutti. L’ipotesi di un evento a porte chiuse non è mai stata una strada percorribile dal momento che la presenza del pubblico caratterizza in maniera unica e inimitabile la Ryder Cup”. Sulla stessa linea d’onda i due capitani Steve Stricker per gli Usa (“Nonostante il dispiacere di non poter disputare la competizione quest’anno, la decisione del rinvio, viste la situazione attuale d’emergenza, è stata giusta”) e Padraig Harrington per l’Europa (“Quando si pensa alla Ryder Cup la si associa subito all’atmosfera unica creata dagli spettatori. Senza di loro lo spettacolo non sarebbe stato lo stesso”).
Roma, dunque, dovrà prolungare di un anno la sua attesa. “Prendiamo atto e condividiamo la decisione congiunta della PGA of America e della Ryder Cup Europe – commenta Franco Chimenti, numero uno della Federgolf e vicepresidente vicario del Coni – Per noi non cambia nulla perché eravamo pronti a rispettare tutte le tempistiche. La Ryder Cup di Roma rappresenta una vetrina internazionale che mette l’Italia al centro del mondo. Oggi tutti ci invidiano questo evento che contribuirà ad accrescere il prestigio dello sport italiano. Un’opportunità anche per lo sviluppo del turismo e il rilancio dell’occupazione, specialmente dopo la pandemia che sta generando una crisi economica con pochi precedenti”. Gian Paolo Montali, direttore generale del progetto Ryder Cup, sottolinea che il successo della manifestazione “dipende dalla visibilità mediatica dell’evento e dalla partecipazione degli spettatori in un clima di grande agonismo sportivo ma anche di entusiasmo popolare”.
“Non nascondo il dispiacere per lo slittamento della manifestazione, in quanto in questi quattro anni abbiamo lavorato duramente e con grande rigore affinché tutto fosse pronto e nelle condizioni migliori per allestire una Ryder Cup iconica nel 2022 – ha aggiunto – Il nostro cronoprogramma, anche per quel che riguarda i lavori sul percorso di gara e sui temi relativi alla viabilità e alle infrastrutture, è assolutamente in linea con i tempi prefissati come tutti gli impegni presi fino ad ora. Avremo maggior tempo per lavorare e rendere ancora più unico e speciale l’evento”. “La notizia che la 44esima Ryder Cup si svolgerà nel 2023 anziché nel 2022 darà all’Italia – un Paese che ha una storia straordinaria di organizzazione di manifestazioni sportive speciali – ulteriore tempo per prepararsi ad ospitare, tra poco più di 3 anni a Roma, il più grande match a squadre di golf, occasione eccezionale per la città”, la chiosa di Guy Kinnings, direttore della Ryder Cup Europe.
(ITALPRESS).
Ryder Cup rinviata di un anno, l’edizione di Roma nel 2023
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