Un viaggio alla scoperta del rosso intenso e del fresco bianco dei vini della regione, del loro ambiente, della loro storia e produzione: è la proposta della Calabria ai turisti appassionati del vino. L’offerta enoturistica della regione si sviluppa attraverso la valorizzazione dei vini calabresi direttamente nei luoghi di produzione, in un progetto più ampio che promuove la cultura, l’enogastronomia, i prodotti agroalimentari calabresi.
Si tratta del progetto “Rosso Calabria”, che prende il nome dal rosso del peperoncino, della cipolla di Tropea, della ‘nduja, dei vini, ma anche della passione e della cultura dei calabresi.
“Promuoviamo così l’enogastronomia della Calabria, attirando sempre più turisti” dice all’Italpress il presidente della Regione Mario Oliverio. In particolare, per quanto concerne il turismo del vino, il governatore della Calabria ricorda che è stato “messo in campo un progetto che porterà alla creazione della ‘via delle cantine’ perché il turismo legato alla conoscenza del vino, che è in crescita in Italia e in Europa, possa trovare nella nostra regione una nicchia da valorizzare. La Calabria nel corso di questi anni ha fatto un grande salto di qualità nella produzione di vini di pregio che si sono saputi affermare come eccellenze nel mercato italiano e internazionale, grazie all’intraprendenza di tanti imprenditori che con le loro cantine hanno lavorato per valorizzare la nostra vitivinicoltura. Ed effettivamente – aggiunge Oliverio – c’è stata una crescita perché abbiamo scelto di mettere in rete i produttori anche attraverso il progetto Rosso Calabria. Non è un caso se quest’anno al Vinitaly i nostri vini hanno avuto successo. Pensiamo anche di investire sulla valorizzazione delle cantine per renderle luoghi di assaggio e promozione del vino e dei prodotti agroalimentari ad esso legati”.
Accogliere i turisti nelle cantine e nelle vigne rappresenta anche un momento di apprendimento, di confronto e di accrescimento per produttori ed operatori. L’idea è creare una rete di eventi e manifestazioni che prevedano degustazioni dei vini e dei piatti tipici del territorio, visite alle aziende di produzione, percorsi nelle cantine, inserendo la passione per il vino nel contesto culturale e naturalistico. I turisti possono così godere di un bicchiere di vino accompagnandolo dai prodotti del territorio e dai panorami mozzafiato della regione, dal mare alla montagna, dai borghi alle città.
Le aziende calabresi nel corso del tempo hanno incrementato la loro attività, attirando l’attenzione di esperti e appassionati e migliorando anche la qualità dei prodotti, apprezzati per le caratteristiche organolettiche ma anche per il forte legame con il territorio d’origine e il conseguente profilo storico-culturale. Vengono così coinvolti quei turisti che vorrebbero trasformare in esperienza la loro passione per i prodotti enogastronomici, apprezzando vino e piatti tipici direttamente nei luoghi di produzione.
I 350 vitigni autoctoni che crescono in Calabria sono conservati con l’impegno di agricoltori, viticoltori e produttori locali, i cui vini, grazie alla loro qualità, hanno ottenuto diversi riconoscimenti e certificazioni. Per questo l’enoturismo è in crescita in tutta la regione: nell’area di Cirò, nel lametino, sul Pollino, nella Locride, sulla Costa Viola, nell’area Grecanica, nella Valle del Crati e nel Savuto.