“È una stagione complicata perché credo che in questo momento la Yamaha non sia competitiva come Honda e Ducati”. Come suo solito, Valentino Rossi non le manda a dire e, in un’intervista sul sito www.motogp.com, si interroga sulla reale forza della sua moto a pochi giorni dal Gp di Gran Bretagna. “Manca ancora molto alla fine stagione ed è frustrante non riuscire a migliorare – assicura il fuoriclasse pesarese, secondo alle spalle di Marquez nella classifica mondiale piloti – Per me è molto importante capire se Yamaha vuole vincere, ma è anche fondamentale capire quanto si vuole sforzare per risolvere la situazione. Ora sono secondo, è una buona posizione, ma credo sia difficile tenerla fino alla fine. La cosa peggiore è che non solo abbastanza veloce per mettere pressione a Marquez”. Il ‘Dottore’ non ha invece nulla da dire sulla sua condizione fisica: “Quest’anno mi sento molto in forma. Mi sento molto forte ed è un peccato essere fermato solo dai problemi alla moto. Mi alleno tanto e sto bene, arrivo a fine gara che potrei tranquillamente fare altri cinque giri a tutta”. La cosa più importante, rimarca ancora Rossi, che compirà 40 anni a febbraio, “è essere in grado di migliorare la moto e me stesso. È una grande motivazione. Quando riesco a cambiare il mio stile di guida, ad esempio, o la mia posizione in sella, o il mio modo di frenare ed accelerare per me è bellissimo, è una grande soddisfazione e mi fa sentire al meglio. Se non riuscissi a fare questa evoluzione continua potrei benissimo starmene a casa a guardare le corse sul divano”. Rossi, vincitore in carriera di nove titoli iridati, ha toccato anche l’argomento ritiro, non ancora in agenda: “In questi due anni deciderò che cosa fare, se smettere o continuare ma in questo momento non lo so. È una cosa molto lontana, abbiamo ancora due stagioni e più da vivere. Il problema è che inizio ad avere una certa età sportivamente parlando e, ad un certo punto, dovrò fermarmi anche se correre è la mia vita. Se dovessi lasciare con le moto credo che proverò a competere con le macchine, la velocità e le corse sono tutto per me. Ma lo farò con molto più relax. Allo stesso tempo continuerò a lavorare con i giovani piloti e forse estenderemo il nostro team alla MotoGp. Ma sono solo idee. So solo – conclude – che quando appenderò il casco al chiodo sarà un momento molto triste e difficile”.
(ITALPRESS).
ROSSI “IMPORTANTE CAPIRE SE YAMAHA VUOLE VINCERE”
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