Rosolen “Friuli Venezia Giulia sostiene sinergie per diritto allo studio”

TRIESTE (ITALPRESS) – “La Regione sostiene l’idea di una piena sinergia tra i diversi organismi per la tutela del diritto allo studio e le università italiane. Un tema su cui l’Amministrazione regionale ha già posto particolare attenzione, come dimostrato dalla legge che finanzia il sistema universitario e dalle misure attuate per accompagnare l’intero percorso di studi dall’ingresso nella scuola dell’obbligo alle esperienze universitarie e post universitarie”. E’ la sintesi dell’intervento dell’assessore regionale all’Università del Friuli Venezia Giulia Alessia Rosolen ai lavori del consiglio nazionale dell’Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio universitario (Andisu). L’incontro, svoltosi nella sala Tessitori in piazza Oberdan a Trieste, ha visto la partecipazione dei rappresentanti degli organismi che amministrano benefici e servizi per gli studenti meritevoli e bisognosi frequentanti università, accademie di belle arti e conservatori di musica in tutto il Paese.
Rosolen ha evidenziato il sostegno da parte della Regione verso una didattica di qualità, ricordando come il Friuli Venezia Giulia sia “sede di numerosi istituti scientifici e realtà di coordinamento dei poli di eccellenza, fondamentali tanto nell’offerta didattica quanto nell’ottica di proposte formative importanti anche al termine del percorso universitario”.
L’assessore si è inoltre soffermata sul ruolo centrale dell’Ardis, l’Agenzia regionale per il diritto allo studio a cui “la Regione ha affidato tutti gli interventi di sostegno del diritto allo studio, dalla ‘dote scuolà alle borse di studio fino ai contributi per abbattere i corsi di iscrizione ai master, creando un sistema integrato di servizi e strumenti in grado di dare sempre maggiori certezze a tutti gli studenti (universitari e non) del Friuli Venezia Giulia, migliorando la filiera delle prestazioni dell’Amministrazione regionale e semplificando ai cittadini le modalità di accesso al supporto pubblico”.
Come è emerso nel corso dei lavori, in Italia sono 220mila le borse di studio, 40mila i posti letto e la ristorazione universitaria, gestiti dai 37 organismi per il diritto allo studio aderenti ad Andisu, con una spesa annua che con il Pnrr passerà da 1,2 miliardi di euro per l’anno accademico 2022/23 a circa 1,5 miliardi di euro l’anno prossimo: destinatari gli studenti “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi” frequentanti università, accademie di belle arti e conservatori di musica in tutto il Paese. Particolare attenzione viene inoltre dedicata al tema dell’housing universitario, per cui la riforma della legislazione nazionale in atto, con 600 milioni di euro, mira a triplicare i posti letto disponibili per gli studenti fuori sede, portandoli entro il 2026 a più di 100mila.

– Foto Ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia –

(ITALPRESS).

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