ROMAGNOLI-GOL AL 97°, IL MILAN VINCE A UDINE

Alessio Romagnoli decide ancora una volta in zona Cesarini e regala altri tre punti al Milan. Nel posticipo dell’undicesima giornata di Serie A il Milan passa alla Dacia Arena sull’Udinese per 0-1 con il gol del capitano rossonero in un folle finale. I bianconeri giocano una partita gagliarda a caccia di riscatto e di un rilancio in classifica ma accusano un vistoso calo fisico nel finale, pagando a caro prezzo una sanguinosa palla persa da Opoku. La partita è infatti vivace sin da subito con belle giocate da entrambe le parti: al 6’ Pussetto spaventa Donnarumma con una gran botta da fuori, dall’altro lato poco dopo Higuain impatta sul cross di Laxalt ma non trova lo specchio. L’Udinese pressa alto ma concede qualcosa in ripartenza e così, da una palla recuperata con caparbietà da Cutrone, al 14’ Suso prova ad accendersi sul lancio perfetto di Kessie: solito movimento a rientrare per liberare il mancino ma la conclusione a giro sfiora il palo. La squadra di un tarantolato Velazquez non sta a guardare e costruisce occasioni in serie, prima con la sventola da trenta metri di Mandragora, poi con il taglio con i tempi giusti di Lasagna sul cross di Samir, con la girata del centravanti bianconero sul fondo di poco. I rossoneri faticano a costruire e si affidano alle fiammate di Suso che si procura una punizione sull’out di destra e la calcia direttamente in porta, impegnando Musso. Al 35’, inoltre, Gattuso perde Higuain per infortunio: l’argentino, dopo una ginocchiata di Mandragora sulla parte bassa della schiena subita qualche minuto prima, chiede il cambio e lascia il posto a Castillejo. E’ Cutrone allora a caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco e al 43’, scattando sul filo del fuorigioco, fa volare Musso sul suo potente sinistro. Dopo tre minuti di recupero concessi in virtù delle tante interruzioni e nonostante la grande intensità, le squadre tornano negli spogliatoi sullo 0-0. L’avvio di ripresa non propone un cambio di copione: ritmi forsennati e tanto agonismo in mezzo al campo, senza un attimo di respiro. Al 56’ Musso strappa applausi al suo pubblico distendendosi sulla gran conclusione da fuori di Castillejo, devastante con i suoi strappi. Al 60’ lo spagnolo si invola in campo aperto e serve una palla con i giri contati per Suso che, questa volta, è tutt’altro che chirurgico con il suo mancino spedendo alle stelle dall’altezza del dischetto del rigore. Il Milan preme con più insistenza, Cutrone reclama per una sbracciata in area di Opoku ma per Di Bello dice platealmente al giovane centravanti rossonero di rialzarsi. Negli ultimi venti minuti la squadra di Gattuso prende il sopravvento ma nei pressi della porta è poco cinica con Castillejo. Nel recupero, poi, succede praticamente di tutto: dal rosso diretto a Nuytinck troppo frettolosamente sventolato da un Di Bello in confusione, al contropiede incredibile del Milan al 97’ dopo la follia di Opoku che manda in rete nuovamente Romagnoli all’ultimo respiro servito da Suso. La bandiera dell’assistente si alza ma il Var conferma: non c’è fuorigioco, la rete è regolare, Gattuso si fa cacciare per proteste ma il suo Milan porta a casa tre punti d’oro e sale a quota 21.

(ITALPRESS)

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