ROMA (ITALPRESS) – Organizzata dall’Ambasciata della Serbia e della Slovacchia a Roma, nonchè dalla Galleria “Babka” di Kovacica, è stata inaugurata con molto successo il 10 febbraio 2025 a Roma la mostra dedicata alla pittura naif di Kovacica intitolata “La voce del bene arriva lontano”. La mostra è stata inaugurata dal MAE della Repubblica di Serbia Marko Duric e dal MAE slovacco Juraj Blanar, che hanno ricordato, nel loro intervento, la tradizionale amicizia dei due popoli nonchè l’ottima cooperazione che vantano la Serbia e la Slovacchia, espressa nel campo dell’arte e della preservazione dell’identità etnica e culturale degli Slovacchi in Serbia. L’Ambasciatore della Serbia Mirjana Jeremic e l’Ambasciatore della Slovacchia Karla Matijasko Vursterova hanno salutato gli ospiti confermando la buona cooperazione in diversi settori ed esprimendo la reciproca soddisfazione per l’inserimento della pittura naif di Kovacica alla lista dell’Unesco. Da parte italiana gli ospiti sono stati salutati dal Sottosegretario agli Affari Esteri della Repubblica Italiana Maria Tripodi, congratulandosi con la Serbia per l’inserimento dell’arte naif di Kovacica alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO e sottolineando l’importanza della cultura nei legami tra i popoli, con un accento particolare sul dialogo, sull’amicizia e sul supporto italiano all’integrazione europea della Repubblica di Serbia. Dopo i saluti istituzionali, l’autore della mostra e fondatore della Galleria “Babka” Pavel Babka ha ribadito la sua gratitudine al Governo della Serbia per aver proposto la pittura naif per la lista dell’Unesco, nonchè per il supporto del Ministro Duric e del Ministro Blanar. Ha presentato al pubblico i suoi artisti, nonchè i 23 quadri del periodo dell’opera moderna dei pittori naif di Kovacica. C’è stato anche un breve programma musicale, in cui la Repubblica di Serbia è stata rappresentata dal giovane musicista Aleksa Miletic, che ha suonato lo zufolo, mentre da parte slovacca si è esibito il professor Juraj Hamar, suonando fujara.(ITALPRESS).
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