ROMA (ITALPRESS) – “Oltre ai tavoli con i protagonisti del Terzo settore, abbiamo avviato 5 incontri itineranti e aperti in 5 luoghi di Roma Capitale per interrogare i cittadini su alcune domande definite sulla rete dei servizi e non solo. Le politiche sociali messe a disposizione di un dialogo informale per tutti. Abbiamo visto che al primo incontro c’è già stata una bella risposta di partecipazione e di richiesta. Possiamo far sì che da questi tavoli nascano nuovi servizi? L’ascolto porterà anche a questo”. Così Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale, intervistata dall’agenzia Italpress, parlando della stesura del Piano Sociale.
Il rinnovo del contratto delle cooperative sociali che si occupano dell’attività sociosanitaria-assistenziale “lo leggiamo come una buona notizia perchè è evidente che il contratto collettivo nazionale per i lavoratori del sociale era importante rinnovarlo, è importante valorizzare e qualificare il lavoro sociale degli operatori che quotidianamente con la Pubblica amministrazione danno i servizi. Questo aumento, che andrà in vigore nei prossimi mesi, prevede una percentuale importante di riconoscimento dei costi del lavoro prevista in più step nel 2026 fino al 12% di maggior importo. La preoccupazione per noi è come coprire questi costi e questo giusto aumento con i bilanci degli enti locali che sappiamo essere fermi”.
“La preoccupazione è grande perchè, mentre riconosciamo questa come una buona notizia, rischiamo che il servizio possa subire il contraccolpo di un contributo economico che non arriva ai Comuni – osserva – ma che speriamo possa far parte di un tavolo più ampio nazionale e regionale che possa aiutarci, per non doverci trovare a scegliere se riconoscere solo costi di lavoro e poi diminuire i servizi”. Sulla notizia del via libera da parte del Cdm sulla revisione dei fabbisogni dei Comuni, Funari aggiunge: “speriamo che riconosca anche i costi standard nella spesa dei servizi sociali che molto spesso è la cenerentola della politica e rimane sempre come ultima degli aspetti da finanziare”. Infine, sul tema dell’accoglienza ai senza fissa dimora evidenzia l’approvazione “da più di un anno di una nuova delibera che ha rivisto le modalità del sistema di accoglienza. AL centro abbiamo messo l’obiettivo di aumentare ogni anno 200 posti in più, ma abbiamo anche identificato un’accoglienza diversificata in tutti i territori, un’accoglienza dedicata a chi vuole stare col proprio animale domestico e tanti aspetti per cucire la risposta dei servizi sui bisogni delle persone”, conclude.
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