La missione impossibile resta impossibile. Una Roma sbilanciata verso la porta di Olsen, arroccata in difesa per contenere i danni, esce sconfitta dal Santiago Bernabeu nella prima giornata del girone H di Champions League. I tre volte campioni del Real Madrid giocano a memoria e si impongono con il punteggio di 3-0: un gol nel primo tempo, due nella ripresa e tre punti messi da parte grazie alle reti di Isco, Bale e Mariano. In avvio le sensazioni della vigilia diventano realta’: Di Francesco da’ fiducia a Zaniolo a centrocampo. Per l’ex Inter si tratta dell’esordio assoluto dato che non ha ancora messo da parte un minuto in Serie A. Il 19enne ex Inter non ha sfigurato nel complesso. Emozione contenuta e niente convenevoli. Gia’, passano appena quattro giri di orologio e il Real sfiora il vantaggio: lancio lungo di Kross per Bale che brucia Kolarov, stoppa di destro e calcia a lato di sinistro di prima intenzione.
Olsen era rimasto immobile al centro della porta seguendo la traiettoria a fil di palo. Al minuto 8 traballa di nuovo la difesa della Roma: stavolta Modric premia l’inserimento di Isco che si fa neutralizzare il diagonale dalla mano di richiamo di Olsen. Giallorossi in chiaro affanno, soprattutto sugli esterni perche’ Marcelo e Carvajal – i due terzini – macinano chilometri diventando delle armi in fase di possesso palla. Passano i minuti e la Roma inizia a prendere le misure.
Zaniolo, infatti, ha personalita’ da vendere nonostante la carta d’identita’, De Rossi non si risparmia e usa spesso l’opzione scivolata, bene anche Under. Il primo pericolo per la porta di Navas e’ firmato proprio dal turco che ci prova dalla distanza senza trovare il bersaglio grosso. Il Real controlla il pallino del gioco, Dzeko e compagni puntano sul contropiede un po’ a vuoto. Tanti i tiri da fuori dei padroni di casa, da segnalare quello di Bale a giro al 26′ che non va a bersaglio. Nel finale del primo tempo il protagonista e’ Olsen, bravo a dire di no al colpo di testa di Ramos e al tiro velenoso di Isco. Ma il portiere non puo’ nulla al 45′, sulla punizione dal limite di Isco che scavalca la barriera e che si va a spegnere nell’angolino basso.
Un’esecuzione che non fa rimpiangere la cessione di Cristiano Ronaldo. Il Real, dunque, mette la freccia dopo la magia dell’asso spagnolo: 1-0. Botta e risposta a inizio ripresa: Under, lanciato in velocita’ da Dzeko, scalda i guanti a Navas con un una conclusione potente ma centrale, poi Bale fa tremare la traversa da posizione da ravvicinata. Insomma, la Roma barcolla ma non resta in piedi come puo’. Al 55′ Olsen mura il tentativo debole di Modric in scivolata. Altri scricchiolii. Navas anticipa Dzeko di un soffio, servito dalla sponda di Under. Al 59′ il gol della condanna: Modric lancia Bale che scappa via fulminando Olsen con un diagonale perfetto, 2-0.
Kolarov tenta subito di riaprire la partita ma Navas si salva in angolo disinnescando la bomba del terzino. Il Real gestisce da Real, non sbaglia un passaggio e va vicino al tris a ripetizione, finche’, in pieno recupero, Mariano non si inventa il 3-0 con una botta dal limite imparabile. Chapeau. Dall’altra parte la Roma non cambia l’atteggiamento difensivo nonostante gli inserimenti di Pellegrini, Perotti e Schick. Morale: niente gol, incertezze evidenti e un girone di Champions che parte in salita.
(ITALPRESS).
ROMA ESORDIO AMARO, REAL VINCE 3-0 AL BERNABEU
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