Roma, a 80 anni dal rastrellamento del Ghetto studenti ad Auschwitz

OSWIECIM (ITALPRESS) – Era l’alba del 16 ottobre del 1943 quando i nazisti iniziarono il rastrellamento al Ghetto di Roma e 1.023 ebrei vennero deportati nei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, solo in 16 si salvarono. Ad ottant’anni di distanza da una delle pagine più buie della storia, 200 studenti di 8 istituti romani e della Provincia hanno partecipato al Viaggio della Memoria 2023 per toccare con mano la furia nazista ed ascoltare le testimonianze di Sami Modiano e Tatiana Bucci, sopravvissuti all’orrore nazista. Il Viaggio, organizzato da Città Metropolitana di Roma Capitale e Roma Capitale, in collaborazione con Fondazione Museo della Shoah e Comunità ebraica di Roma, nella sua seconda giornata, la più toccante ha visto la sua prima tappa sulla Judenrampe di Birkenau dove, esattamente 80 anni, arrivò il treno che trasportava gli ebrei romani. “Si è trattato di una fredda, criminale e lucida determinazione che costituisce il punto più basso raggiunto dell’umanità”, ed è per questo che secondo il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, “è stato importante riprendere i Viaggi della Memoria, è stata una nostra scelta che abbiamo preso non solo per quest’anno, ma li faremo tutti gli anni. Quest’anno era particolarmente importante perchè era L’ottantesimo anniversario e questo viaggio fa parte di un programma di celebrazioni davvero molto significativo e che oggi tocca il momento più emozionante e doloroso ma importantissimo. E’ diverso leggere le cose ed essere nei luoghi in cui sono veramente accadute, è impressionante ma qui in modo feroce e disumano i nazisti hanno sterminato più di un milione di persone”. Ha proseguito Gualtieri dopo aver deposto una pietra e dei fiori bianchi sul tracciato ferroviario di Birkenau, insieme ai familiari dei sopravvissuti del 16 ottobre. “Solo in 16 dei 1023 ebrei romani deportati il 16 ottobre si sono salvati, nessun bambino. Uno sterminio realizzato nel modo più sistematico e con una cieca brutalità ma anche con una impressionante attenzione alla logistica, quasi come se si parlasse di merci e non di persone. L’Europa moderna – ha osservato – nasce sulla sconfitta del fascismo e sulla esigenza di ricordare, i nazisti dicevano: nessuno vi crederà. E’ quindi fondamentale ricordare, anche perchè oggi abbiamo i testimoni che con coraggio tornano qui, loro hanno dedicato una vita a ricordare e a non fare dimenticare la verità. Noi abbiamo il dovere che questa consapevolezza sia diffusa e che i giovani romani facciano della memoria, del ricordo, della conoscenza di questa lacerazione della nostra storia un pezzo della nostra identità e della capacità di guardare avanti e costruire un futuro migliore senza razzismo, senza intolleranza, senza razzismo, senza antisemitismo e senza questa cieca violenza che qui ha toccato il suo abisso”, ha concluso. Una visita toccante, quella di Birkenau, che ha percorso tutti i luoghi della memoria, dai Krematorium 4 e 5 dove sono stati uccisi i deportati del rastrellamento di Roma al Kinderblock, fino alla baracca dove il sopravvissuto Sami Modiano ha vissuto i momenti più cupi della sua esistenza. Successivamente il sindaco, insieme alle delegazioni di Roma Capitale e di Città Metropolitana e agli alunni, si è recato ad Auschwitz e ha deposto una corona al muro delle fucilazioni con tutte le istituzioni e alla presenza dei gonfaloni. (ITALPRESS).

Foto: xb1

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]