RODRIGUEZ FA CENTRO IN SALITA ALLA 73^ VUELTA

Va in porto la fuga, inizialmente addirittura a 32, nella la tredicesima tappa della 73esima Vuelta a Espana, la Candas (Carreno)-Valle de Sabero (La Camperona) di 174,8 chilometri, con arrivo in salita e tracciato adatto agli attaccanti. A brindare è Oscar Rodriguez, che nel finale salta i rivali come birilli per mettere a segno un ‘colpo doppio’ da applausi: prima affermazione in carriera e per l’Euskadi-Murias alla Vuelta. “Ancora non ci credo – rivela a caldo lo scalatore basco – soprattutto perché la mia prima vittoria tra i professionisti è arrivata in una corsa come la Vuelta… Nella salita finale sono andato del mio passo ed ho superato tutti. Non potevo crederci fino agli ultimi metri”. E’ tutto vero, anche perché i big perdono un’altra occasione per ergersi ad assoluti protagonisti, facendo andare via il numeroso lotto di battistrada per concentrarsi solo sulle logiche di classifica. La maglia rossa di leader della classifica generale resta sulle spalle dello spagnolo Jesus Herrada (Cofidis), che ha ora un vantaggio di 1’42” sul britannico Simon Yates (Mitchelton-Scott) e 1’50” sul colombiano Nairo Quintana (Movistar), che prova ad andare a tutta nelle fasi conclusive con un’azione però tardiva. Fabio Aru (Uae Emirates) scivola al 17esimo posto, a 4’19” da Herrada, mentre Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) prosegue senza sussulti la sua preparazione in vista dei Mondiali di Innsbruck. I 32 che prendono subito le redini della corsa sono Gorka Izaguirre (Bahrain-Merida), Ben Gastauer (AG2R-La Mondiale), Joseph Rosskopf, Dylan Teuns (BMC Racing Team), Marcus Burghardt, Rafal Majka, Jay Mc Carthy (Bora-Hansgrohe), Sander Armee, Thomas De Gendt, Bjorg Lambrecht, Maxime Monfort, Tosh Van Der Sande (Lotto Soudal), Imanol Erviti (Movistar), Laurens De Plus, Pieter Serry (Quick-Step Floors), Ben King, Merhawi Kudus (Dimension Data), Ilnur Zakarin, Jhonatan Restrepo (Katusha Alpecin), Sergio Henao (Team Sky), Jai Hindley (Team Sunweb), Bauke Mollema, Nicola Conci, Fabio Felline (Trek-Segafredo), Edward Ravasi (UAE Team Emirates), Jetse Bol (Burgos-BH), Alex Aranburu, Cristian Rodriguez (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate (Cofidis), Eduard Prades, Garikoitz Bravo e Oscar Rodriguez (Euskadi-Murias). Strada facendo il vantaggio massimo toccherà quasi i nove minuti e mezzo e, tra un Gpm e l’altro, Mate consolida la sua maglia a pois di miglior scalatore. I fuochi d’artificio, davanti, iniziano sulla rampa finale, l’Alto de La Camperona, 8.300 metri con una pendenza media del 7,5% e massima del 19,5%. De Plus è scatenato sul tratto più duro, poi si fa vedere Majka, ripreso da Teuns. Ed è qui che Rodriguez fa la differenza, salendo da navigato grimpeur per tagliare il traguardo a braccia alzate. Domani si disputa la 14esima frazione della corsa iberica del WorldTour, la Cistierna-Les Praeres (Nava) di 171 chilometri, di difficoltà superiore e con ancora tanta salita da affrontare. Un altro banco di prova niente male per chi vuole mettere le mani sul trono della Vuelta.
(ITALPRESS).

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