Rocca “In due anni raggiunti risultati notevoli alla Regione Lazio”

ROMA (ITALPRESS) – Sbloccate oltre 14.000 assunzioni, ridotto il precariato del servizio sanitario regionale, nuovi fondi che hanno permesso, tra l’altro, l’acquisto di 329 grandi apparecchiature di cui 308 macchinari già attivi negli ospedali del Lazio per un investimento di 102 milioni di euro. Sono alcuni dei risultati, in campo sanitario, illustrati dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, nel corso della conferenza stampa sui due primi anni di governo.
“Abbiamo raggiunto risultati notevoli in questi due anni. Sono molto ottimista sull’uscita dal piano di rientro sanitario – ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca -, e sottolineo il lavoro fatto per la pulizia dei bilanci, siamo partiti con un disavanzo, per il 2023, di 738 milioni, invece abbiamo chiuso con un lavoro amministrativo che ha fatto pulizia: sono state inviate 7 mila richieste di conferma per i soli fornitori di beni e servizi. I bilanci che abbiamo ereditato erano ideologicamente falsi”.
L’amministrazione, è stato sottolineato, ha eliminato le spese improduttive e ha puntato sulla “spesa buona” con la riduzione dei fondi di dotazione negativi per circa mezzo miliardo di euro, stanziando ulteriori 475 milioni a favore delle aziende sanitarie per la definitiva chiusura del problema dei fondi di dotazione negativi; i conti sono stati portati in equilibrio chiudendo l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile e il 2024 con 40 milioni di euro di utile. Tutto questo ha consentito da un lato di creare le precondizioni per uscire dal piano di rientro dall’altro di creare le precondizioni per abbassare le tasse regionali dal 2027.
Il governo Rocca, è stato evidenziato in conferenza stampa, ha pianificato importanti risorse per potenziare la sanità pubblica a partire dal più grande investimento, negli ultimi vent’anni, pari a 661,5 milioni di euro per il reclutamento del personale sanitario.
Sono partiti i lavori – e in molti casi sono anche conclusi – per ammodernare e ampliare i pronto soccorso e i reparti dei nosocomi del Lazio, grazie a 155 milioni di euro.
Inoltre, l’Amministrazione regionale ha riprogrammato 1,2 miliardi di euro (dall’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali per 335 milioni di euro e 375 milioni di euro, fino all’acquisto di nuovi macchinari) e ha reperito ulteriori finanziamenti, pari a oltre 2 miliardi di euro (fondi Inail), per la costruzione di nuovi ospedali, a cui si aggiungono circa 115 milioni di euro per le attrezzature. Nel dettaglio: nuovo Policlinico Umberto I (1 miliardo di euro); nuovo ospedale tiburtino (379 milioni di euro); nuovo ospedale di Latina (261 milioni di euro); ospedale del Golfo (178 milioni di euro), più 32 milioni di euro di attrezzature; nuovo ospedale di Rieti (204 milioni di euro), più 12 milioni di euro di attrezzature; ospedale di Acquapendente (30 milioni di euro); riapertura dell’ospedale San Giacomo (145 milioni di euro, non sono di Inail). Tutto questo anche grazie ai fondi del Pnrr e per il Giubileo.
La riforma del Recup ha determinato, gradualmente, un aumento delle prestazioni erogate e contestualmente una riduzione dei tempi di attesa: per chi ha prenotato una visita dall’1 gennaio 2025 a oggi (oltre 700 mila cittadini che hanno prenotato sul Recup), nel 95,7% ha ricevuto un appuntamento nei tempi di garanzia previsti dalla legge” ha spiegato il presidente della Regione Lazio “la percentuale sale al 96,5% per le oltre 470mila prestazioni critiche monitorate e prenotate sul Recup”.
L’Amministrazione regionale, è stato spiegato, ha fatto una scelta netta sulle liste d’attesa specialistiche ambulatoriali, obbligando i privati accreditati a integrare 4,8 milioni di prestazioni all’interno del Recup e sospendendo l’accreditamento a 17 strutture che non si sono integrate. La riforma del Recup ha determinato, gradualmente, un aumento delle prestazioni erogate e contestualmente una riduzione dei tempi di attesa: per chi ha prenotato una visita dall’1 gennaio 2025 a oggi (oltre 700 mila cittadini che hanno prenotato sul Recup), nel 95,7% ha ricevuto un appuntamento nei tempi di garanzia previsti dalla legge. La percentuale sale al 96,5% per le oltre 470 mila prestazioni critiche monitorate e prenotate sul Recup;·i tempi medi di attesa di gennaio 2023-2024-2025 si sono ridotti da 31 giorni nel 2023 a 9 giorni nel 2025, con un abbattimento del 70% dei tempi, a fronte di un aumento di oltre 70 mila prestazioni erogate in più nel mese di gennaio 2025 (356.201) rispetto al mese di gennaio 2023 (280.623); nell’anno 2024 la Regione Lazio ha messo a disposizione quasi un milione in più di prestazioni critiche, quelle più sensibili per i cittadini, che passano dalle 2.927.553 del 2023 (con un rispetto del tempo di attesa del 78,9%) alle 3.792.851 nel 2024 (con un rispetto del tempo dell’85,3%), migliorando quindi il rispetto dei tempi di garanzia.
“Questi numeri dicono quanto ce la stiamo mettendo tutta – ha concluso Rocca -, facendo una buona spesa si riesce a dare risposte, se non vinceremo la sfida della medicina territoriale non andremo da nessuna parte”.
– foto xc3 Italpress –
(ITALPRESS).

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