RIVOLUZIONE 4.0. DE GENNARO “NON ATTESA, MA DINAMISMO”

La rivoluzione 4.0 sta cambiando non solo il modo di fare impresa, ma anche la vita delle persone. Importante, quindi non farsi trovare impreparati e di reagire. A farlo devono essere soprattutto le Università, la PA, la società e il mondo economico. Per qursto motivo l’Università degli Studi di Bari e Legacoop Puglia hanno organizzato nella sede del BaLab a Bari, una ‘Giornata di sensibilizzazione sulle opportunità della rivoluzione 4.0’.

“Noi – ha detto Gianluigi de Gennaro, delegato del rettore alla Creatività – insieme all’Università abbiamo creato One Stop Shop, un’attività – ha continuato – di matchmaking fra Università e aziende del territorio che – ha aggiunto – è inserita nel centro di eccellenza per l’innovazione e la creatività. One Stop Shop – ha sottolineato de Gennaro – prova a recuperare gli interessi del territorio rispetto a quelle che possono essere le competenze e le ricerche messe a disposizione dell’Università in una maniera molto dinamica. Non aspettiamo – ha spiegato – che le imprese vengano da noi, ma siamo noi che andiamo verso le imprese. In questo percorso – ha ribadito il professor de Gennaro che ha definito l’incontro di oggi un confronto e non un convegno – abbiamo incontrato gli amici di Legacoop (con cui è stata firmata una convenzione) con cui abbiamo pensato di fare questa cosa insieme. Quello di oggi – ha concluso – è solo l’inizio di un percorso insieme”.

“In un sistema di digitalizzazione – ha detto il presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo – forse è bello anche parlarsi con gli occhi e questo è un modo straordinario di parlarsi con gli occhi. Siamo qui per un motivo semplicissimo – ha spiegato – noi abbiamo chiesto all’Università se fosse disponibile a farci capire che cosa sta avvenendo in questa rivoluzione 4.0., perché ci sembra che questa rivoluzione sia di altri. Questo – ha ribadito – è un modo straordinario di misurarci con le competenze. Oggi – ha continuato – iniziamo questo percorso e lo iniziamo a favore sicuramente delle imprese cooperative, ma anche a favore delle persone che di fatto devono diventare presidio territoriale di questo sapere, per poter dare anche ad altri la possibilità di utilizzare l’innovazione. Molto spesso – ha detto Rollo – non ci rendiamo conto che nelle nostre case l’innovazione è già entrata, ad esempio con la domotica. Questo processo – ha proseguito – forse vissuto, spiegato e condiviso, potrebbe anche essere utilizzata meglio. Se il sapere sta tutto da una parte e le persone stanno tutte dall’altra probabilmente non riusciremo mai a farla la rivoluzione vera. Dobbiamo provare a tutti i livelli – ha concluso – a mettere insieme i saperi e le persone e oggi stiamo cercando di farlo con questo incontro”.

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