Ivan Basso è il testimonial della campagna “#rispettiamoci” organizzata da ACI-Sara e RCS e presentata il giorno della partenza del Giro d’Italia presso il quartier generale della corsa rosa a FICO Italy World a Bologna. In un incontro con la stampa il presidente nazionale di ACI Angelo Sticchi Damiani, assieme al Direttore di RCS Sports Paolo Bellino e allo stesso Ivan Basso, hanno lanciato la campagna di sensibilizzazione verso gli utenti della strada vulnerabili, pedoni e ciclisti. La mancanza di rispetto e consapevolezza, insieme all’evoluzione della mobilità sempre più integrata tra le varie forme di trasporto, provocano ogni anno 17.000 incidenti che coinvolgono le biciclette, per un totale di 260 morti e 18.000 feriti. I sinistri sono in aumento: +0,8% su base annua. In tutte le tappe del Giro, l’Automobile Club d’Italia e gli istruttori del Centro di Guida Sicura ACI-Sara di Vallelunga illustreranno un decalogo con consigli ed indicazioni per automobilisti e ciclisti, chiamati a condividere la strada in sicurezza.
Sara Assicurazioni presenterà i nuovi servizi di assistenza e tutela, espressamente studiati per chi va in bici. Con questi obiettivi, la partecipazione di ACI vede il sostegno della FCI – Federazione Ciclistica Italiana e dell’Associazione CONASS, presieduta dal pluricampione Ivan Basso, recentemente nominato Ambasciatore della Sicurezza dei ciclisti 2019 dal “Progetto Scorta”. “È un progetto di civiltà – ha detto Paolo Bellino – perché i bambini devono andare in bicicletta in posti e luoghi sicuri. Sono contento di mettere insieme auto e moto che sono state e continuano ad essere così importanti per il giro d’italia. Benvenuti Aci e benvenuta Sara. Con Aci faremo qualcosa sia alla partenza che all’arrivo. È la prima volta che automobilisti e ciclisti lavorano insieme per la sicurezza senza pensare che la colpa sia sempre dell’altro”. ACI sarà presente con una maglia rossa all’atleta che vincerà il numero maggiori di sprint nella gara che da quest’anno è stata organizzata per le bici a pedalata assistita e che anticiperà in ogni tappa l’arrivo della corsa vera e propria.
Con questa novità si intende incentivare tutte le modalità di ciclismo con mezzi divesi da quelli tardizionali, come ad esempio le bici elettriche. Ciò che caratterizzerà la campagna saranno alcuni spot che saranno trasmessi durante il Giro dalla RAI girati nel circuito di Vallelunga e che avranno come protagponista proprio Ivan Basso. Inoltre alla partenza del Giro sarà presente un box con il decalogo per la sicurezza stradale.
Per Ivan Basso, si è trattato: “di un’esperienza bellissima. Da tempo sono attento alla sicurezza stradale. Due anni fa a Gallarate abbiamo sottoscritto un protocollo sia con i ciclisti che con gli automobilisti. Il messaggio #rispettiamoci è quello che abbiamo spinto per tanto tempo perchè la strada va condivisa in sicurezza”. E’ stato realizzato anche un folder distribuito soprattutto alle scuole che si avvicineranno allo stand della partenza. Inoltre Aci ha stampato degli sticker che potranno essere messi sugli specchietti delle auto per ricordare la sicurezza per i ciclisti, specialmente in fase di partenza, sorpasso e apertura degli sportelli.
Ha chiuso l’incontro il presidente Sticchi Damiani che ha ricordato come “quello che presentiamo è un incontro fortunato tra Aci-Sarà e Giro d’italia. Siamo una federazione sportiva e fino al 2024 abbiamo strappato ancora l’organizzazione del GP di Formula uno in Italia. Il Giro è un evento diverso, su strada, ma che attrae l’attenzione di tanti. Sara ha studiato un prodotto per garantire i ciclisti, ma anche Aci questa battaglia a favore dei ciclisti l’ha iniziata tantia nni fa. Rappresentiamo 35 milioni di automobilisti e bisogna avere un rispetto reciproco sulle strade per diminuire i 44 morti per milioni di chilometri percorsi tra i ciclisti, contro i tre degli automobilisti. E siamo pronti a fare qualcosa di più per spiegare questo agli automobilisti. Alla camera si sta studiando il nuovo codice della strada e abbiamo concordato sul metro e mezzo per il sorpasso dei ciclisti. Però ricordiamoci che la prima cosa quando si sorpassa un ciclista è la necessità di rallentare. Poi al ciclista raccomandiamo di essere molto visibile, di avere sempre il caschetto. Agli automobilisti ricordiamo grande attenzione nell’apertura dello sportello”.
“Invece non sono convinto che sia giusta la norma che permette ai ciclisti di andare contromano nelle zone dove c’è il limite dei 30 orari. Anche perché spiegarlo ad un ragazzo non è semplice. Le regole devono essere poche e senza eccezioni. Se ci sono macchine non si può andare contromano. Inoltre chiedo alle istituzioni di fare delle piste ciclabili sicure. Ripeto, dobbiamo metterci tutti insieme, il parlamento con il codice della strada, le municipalità con le ciclabili e noi per migliorare le cose. Ora, con il Giro d’Italia che porta attenzione sulle due ruote, è il momento migliore per discutere di queste tematiche” conclude il numero uno dell’ACI.