Riparte la serie A post coronavirus con le prime due gare in programma: Torino-Parma termina 1-1, mentre Verona-Cagliari 2-1 con Zenga ko all’esordio sulla panchina dei sardi.
Nel primo match in programma, il Parma frena la corsa Europa League ma resta in corsa, mentre la crisi del Torino è tutt’altro che finita. Un punto utile per la squadra di D’Aversa che aggancia il Milan a 36 punti, si porta a -3 dal Napoli sesto in classifica e lancia un segnale importante in ottica europea. Dopo più di 100 giorni dall’ultima uscita ufficiale in campionato, le due squadre ripartono da due dei giocatori più discussi in questa stagione. In primis Nicolas Nkoulou, fuori rosa a settembre e autore del gol dell’1-0 al 15’ con un colpo di testa che non ha lasciato scampo a Sepe, con tanto di esultanza in ginocchio in memoria di George Floyd. Ma anche Gervinho, ad un passo dalla cessione in Qatar a febbraio e protagonista del pareggio di Kucka con un grande assist al 31’, per il tiro a botta sicura dell’ex Milan. La voglia di rivalsa del Torino è tanta e nella ripresa il Parma come in avvio di primo tempo subisce i ritmi alti dei granata. Al 47’, sugli sviluppi di una grande parata di Sepe su Zaza, Iacoponi stende Edera e Irrati concede il calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Belotti ma Sepe gli nega il gol certificando il momento delicato del bomber granata a secco da sette partite.
Nel match del Bentegodi, una prima mezz’ora da urlo di un super Samuele Di Carmine trascina il Verona alla vittoria. L’Hellas batte 2-1 il Cagliari al termine di una partita dai due volti e si riporta al settimo posto in classifica, l’ultimo che vale la qualificazione alla prossima Europa League, occupandolo ora in solitaria. Zenga non riesce a vincere all’esordio come gli era invece capitato in passato per tre volte su quattro in carriera in Serie A e per i sardi la striscia di partite senza vittorie si allunga così a dodici. I padroni di casa si rendono protagonisti di un approccio strepitoso, quasi come se non ci si fosse fermati per più di tre mesi. A salire in cattedra è bomber Di Carmine, che porta in vantaggio i suoi al quarto d’ora con un colpo di testa perfetto, in anticipo sul diretto marcatore, sul cross morbido di Lazovic. Lo stesso esterno serbo colpisce l’incrocio dei pali con una bella azione personale, al 26′ c’è il raddoppio e lo firma ancora Di Carmine con una sassata dai venticinque metri che fredda Cragno. Prima mezz’ora di dominio scaligero, poi l’episodio che spariglia le carte. Al 35′ Borini anticipa Rog e poi lo colpisce col piede a martello, Manganiello viene richiamato al Var e decide di optare per l’espulsione nei confronti dell’ex Milan. La squadra di Zenga ne approfitta subito e a due minuti dall’intervallo Pellegrini addomestica un lancio lungo fornendo a Simeone un assist perfetto per il gol del 2-1. Nella ripresa i ritmi si abbassano, al 70′ rosso a Cigarini e si arriva al termine in dieci contro dieci. Tanta stanchezza nel finale, gli isolani non si rendono più pericolosi e così Juric può festeggiare un’altra importante vittoria.
(ITALPRESS).