Basta una Lazio a mezzo servizio per trovare la prima vittoria in Europa League. In uno stadio Olimpico improvvisamente freddo la squadra di Simone Inzaghi gioca male, va sotto contro il Rennes ma poi reagisce e, grazie all’ingresso in campo di Sergej Milinkovic-Savic, vince 2-1 riscattando la sconfitta subita all’esordio contro il Cluj. Una vittoria fondamentale per la Lazio, attesa nel prossimo turno dalla trasferta sul campo del Celtic, un match fondamentale per il primato del girone E. Certo ai biancocelesti servirà una prestazione migliore. All’Olimpico pochi spettatori sugli spalti (meno di diecimila e non certo per la chiusura dei distinti Sud a causa della sanzione Uefa per i saluti romani dei tifosi biancocelesti a Siviglia) e pochissimo spettacolo in campo. Inzaghi opta per un ampio turnover, scegliendo un centrocampo totalmente inedito con Parolo, Cataldi e Berisha, ma l’esperimento non funziona.
La Lazio è lenta e non riesce mai a prendere in mano la partita. Schierato con uno speculare 3-5-2, il Rennes argina senza alcun patema la squadra di casa, pericolosa solo una volta nei primi 45 minuti, con un destro al volo di Immobile al 6’ di poco alto sopra la traversa. Per il resto le uniche occasioni sono francesi e spesso partono da sinistra, dove l’ex milanista Niang si allarga spesso per mettere in difficoltà Vavro. Proprio il difensore slovacco interviene dopo pochi minuti in modo scomposto su Tait in area: l’arbitro ucraino Boiko non ravvisa gli estremi per il rigore ma i dubbi restano. Nessun dubbio, invece, sul netto fallo di mano di Acerbi al 22’, ma anche in questo caso il direttore di gara lascia proseguire. In un primo tempo davvero noioso gli unici squilli arrivano da Martin, un tiro centrale trattenuto a fatica da Strakosha, e da Tait, il cui destro nel finale di frazione sfiora il palo, mentre la Lazio si riaffaccia nella metà campo avversaria con una punizione debole e centrale di Cataldi.
La ripresa comincia per i biancocelesti senza novità di formazione e neppure di intensità. E allora è il Rennes ad accelerare: la squadra di Julien Stephan sfiora subito il vantaggio con Camavinga, ben liberato da Niang in area ma sfortunato nella conclusione col sinistro di poco imprecisa. Il gol arriva al 55’, quando Morel sorprende tutta la difesa della Lazio e di testa batte Strakosha capitalizzando al meglio un calcio piazzato. Il Rennes domina e sfiora il raddoppio con l’attivo Camavinga, ma poi i biancocelesti reagiscono. Inzaghi manda in campo Luis Alberto e Milinkovic-Savic: il primo ci prova dalla distanza per scuotere i suoi, il secondo trova l’angolino giusto con il sinistro pareggiando il match al 64’. La partita si accende, entrambe le squadre provano a vincere: da una parte ci prova Niang, dall’altra ci riesce Immobile, che sfrutta alla grande il cross di Milinkovic-Savic con un colpo di testa sul quale Mendy non può nulla. Il Rennes non si arrende: Bourigeaud impegna Strakosha su punizione, Grenier sfiora il palo con un gran destro dai venti metri, poi è Bastos a sfiorare l’autogol. Ma la Lazio resiste e porta a casa tre punti fondamentali per il cammino in Europa League.
RIMONTA VINCENTE PER LA LAZIO, 2-1 AL RENNES
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