Rifiuti, presentato il progetto dell’impianto di Napoli Est

NAPOLI (ITALPRESS) – Sorgerà nel quartiere di Ponticelli l’impianto di compostaggio con recupero di biometano di Napoli Est. Presentato oggi pomeriggio a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, il progetto per la realizzazione della struttura: si parte con la gara per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dello svolgimento dei lavori. A seguire partiranno i cantieri che nel giro di un anno e mezzo porteranno a conclusione le operazioni consegnando l’impianto fatto e finito. “Entro fine agosto termineremo con le domande, entro fine anno ci sarà l’aggiudicazione, entro fine 2023 la realizzazione della struttura” spiega il sindaco partenopeo Gaetano Manfredi che scandisce i tempi e parla di un impianto “ad alta tecnologia, a impatto zero dal punto di vista ambientale” capace di trattenere all’interno anche i cattivi odori: “Non si sente la puzza perchè è tutto sigillato. Sarà un risparmio economico per Asia al quale si aggiungono le risorse risparmiate per lo smaltimento. Un salto di qualità che ci porta in una nuova dimensione” sottolinea il primo cittadino di Napoli accompagnato dall’assessore all’Ambiente Paolo Mancuso che fornisce i dettagli relativi ai benefici.
“La città di Napoli produce 60 mila tonnellate di organico all’anno, 30mila saranno trattate in quest’impianto. Considerato che lo smaltimento di una tonnellata costa 140 euro e ora ne costerà poco più di 40, c’è un risparmio di 3 milioni oltre a quello dei cittadini sulla Tari” spiega Mancuso che sottolinea il vero e proprio “percorso a ostacoli” affrontato prima di arrivare alla pubblicazione del bando. La gara, infatti, è stata indetta a valle di un iter autorizzativo molto complesso che ha coinvolto oltre trenta enti chiamati ad esprimersi sul progetto che è finanziato con i fondi sviluppo e coesione (FSC) 2014/2020, erogati dalla Regione Campania. L’impianto consentirà il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata cittadina, mediante soluzioni impiantistiche evolute, che adottano il processo e la tecnologia della digestione anaerobica, con produzione di biogas da immettere nella rete nazionale (per circa 4 milioni di metri cubi all’anno), integrata agli usuali trattamenti aerobici.
La struttura, che sorgerà in un’area limitrofa al depuratore di Napoli Est, occuperà una superficie di circa 72mila metri quadrati (di cui circa 15 mila coperti) e sarà realizzato con le più moderne tecnologie per il contenimento degli odori, che saranno nei limiti stringenti di 180 U.O. all’uscita del biofiltro, così come richiesto dal decreto di autorizzazione ambientale.
“La realizzazione di questo impianto è qualcosa che va al di là del valore in sè dell’impianto. E’ una svolta amministrativa che merita piena sottolineatura, si volta pagina dopo decenni di emergenza. E si realizza anche un parco pubblico a conferma del fatto che non avremo ricadute inquinanti sull’ambiente: è anche un’occasione per una riqualificazione ambientale di grande qualità” afferma il Presidente della Campania Vincenzo De Luca, accompagnato in conferenza stampa dal suo vice Fulvio Bonavitacola (che è anche assessore regionale all’Ambiente). “Abbiamo approvato un piano per realizzare come Regione 11 impianti. Investiamo 200 milioni di euro, uno degli 11 impianti è questo di Napoli Est per il quale mettiamo 32 milioni” prosegue il governatore che spiega poi gli obiettivi principali del piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti. Un progetto che può contribuire anche a portare il risultato dell’eliminazione completa della sanzione europea (già ultimamente ridotta di un terzo) che costa all’Italia 130mila euro al giorno. “Attualmente l’umido deve essere trasportato a Padova o in Sicilia con costi spaventosi, noi dobbiamo fare questi impianti anche perchè la Campania ha deciso di non realizzare altri termovalorizzatori e il piano regge solo se ci sono strutture per il trattamento dell’umido, altrimenti i rifiuti non si sa dove mandarli. E’ un intervento importante ma non deve farci dimenticare l’obiettivo di aumentare la raccolta differenziata che a Napoli città è al di sotto della media regionale e noi puntiamo ad arrivare al 60%. Dopo di che – conclude De Luca – completando la bonifica delle discariche, rimuovendo le ecoballe e realizzando l’impianto di trattamento dell’umido, avremo risolto un problema storico della Campania”.

– foto: xc9

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]