Una lettera inviata da tutti i comitati della Tuscia al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: al centro della missiva, la richiesta che la regione si schieri al fianco di cittadini, imprese e istituzioni locali per contrastare la decisione della Sogin (la società pubblica incaricata di smaltire le scorie nucleari) di concentrare nella provincia di Viterbo la quantità maggiore di siti dove stoccare i rifiuti pericolosi.
Secondo la Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) per accogliere il deposito nazionale delle scorie, redatta dalla Sogin, ben 22 delle 67 aree indicate sul territorio nazionale ricadono nella provincia di Viterbo. Una concentrazione ingiustificata secondo comitati e associazioni locali che lamentano l’assenza di rappresentanti della Regione Lazio al seminario nazionale sul tema che si è tenuto il 9 e 10 novembre scorso.
“La Regione – si legge nella lettera – non si è presentata al Seminario Nazionale per la presentazione e la discussione delle osservazioni. Questo ha fatto mancare il supporto più significativo alla causa della opposizione”.
Tutte le regioni maggiormente coinvolte dal piano Cnapi, e in particolare Toscana, Piemonte, Sardegna, Basilicata e Sicilia, hanno preso parte al seminario nazionale con loro rappresentanti istituzionali, viene evidenziato. Da qui la nuova richiesta dei comitati indirizzata direttamente al presidente Zingaretti affinché l’ente partecipi alla prossima tornata di osservazioni pubblica sul progetto; affinché la regione sostenga il prolungamento del periodo concesso dalla Sogin per valutare i progetti; e in ultimo affinché la regione dimostri la sua disponibilità a partecipare a incontri con i settori della regione coinvolti dal problema.