L’acquisto di una casa richiede non pochi sacrifici; oltre a significare un grosso investimento, potremmo definirla la spesa più importante nella nostra vita. Se si tratta di un immobile a uso abitativo, sarà nostra premura assicurarci che la nostra casa sia idonea in ogni aspetto. Ogni casa, infatti, per essere abitata, necessita di alcune attestazioni che ne sanciscano l’idoneità. Una delle certificazioni più importanti è il certificato di agibilità
Certificato di agibilità, cos’è e a cosa serve
E’ un attestato rilasciato dal Comune di residenza che garantisce che lo stabile è sicuro e possiede ogni requisito di vivibilità: l’abitazione deve rispettare una serie di normative e regolamentazioni attinenti, che riguardano soprattutto l’igiene, la sicurezza, la regolamentazione degli impianti installati all’interno della stessa casa. La certificazione viene regolamentata dal Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/01)
In quali casi va richiesto il certificato di agibilità?
-In caso di nuova costruzione;
-In caso di lavori di ristrutturazione a patto che si tratti di modifiche sostanziali
-In caso si desideri effettuare un ampliamento;
-In caso si voglia costruire una sopraelevazione;
-In caso si voglia modificare la destinazione d’uso dello stabile
Come richiedere il certificato di agibilità, documentazione necessaria
Per ottenere il certificato di agibilità è necessario fare riferimento a due aspetti: come richiederla e la tempistica.
La richiesta va presentata all’ufficio preposto del Comune di locazione ma è bene ricordare che il certificato di agibilità deve essere necessariamente richiesto almeno entro 15 giorni dalla data di ultimazione dei lavori effettuati. Il proprietario o la ditta che ha effettuato i lavori possono fare richiesta in carta bollata e unitamente a questa, vanno presentati altri documenti, L’iter di richiesta prevede i seguenti documenti
- – Dichiarazione di conformità inerenti all’accessibilità della struttura;
- – Dichiarazione di conformità e salubrità degli ambienti;
- - Dichiarazione di conformità e collaudo degli impianti;
- - Ricevuta di accatastamento;
- – Certificato di collaudo statico, solo se richiesto.
In caso di inadempienza della richiesta di attestazione di agibilità è prevista una sanzione amministrativa inoltre, se il certificato non viene richiesto per i casi in cui è previsto, si rischia di incorrere in una multa che può aggirarsi fino ai 500 euro Il Comune, a sua discrezione può richiedere un’ispezione che verifichi l’esistenza dei requisiti.
È anche possibile fare richiesta per l’agibilità parziale di una parte di edificio di nuova o vecchia abitazione.
L’addetto al rilascio del certificato è il collaudatore. A meno che l’immobile non abbia riportato danni strutturali, o vengano rilevate opere abusive, il rilascio del certificato verrà rilasciato senza alcuna opposizione.
Una volta ottenuto il certificato di agibilità, sarà possibile acquisire la propria residenza e procedere all’attivazone di servizi quali telefono, acqua, luce, gas. Sarà possibile inoltre richiedere un mutuo o affittare lo stabile.
Certificato di agibilità revocato
Ci sono casi in cui il certificato può essere revocato. Ci si riferisce ai cas in cui la stabilità dello stabile viene compromesso.
In caso di danni strutturali, parziali o integrali provocati per esempio da un terremoto o da un incendio, il certificato viene revocato dai Vigili del Fuoco. Anche di fronte alla presenza di opere abusive, il certificato è revocato e rilasciato solo in seguito ad accertamenti.
NOTA BENE: È bene precisare che le norme vengono aggiornate e modificate periodicamente, pertanto bisognerà fare riferimento alle norme vigenti al momento in cui è avvenuta la richiesta del certificato di agibilità.