Il Principe di Monaco per un giorno è Daniel Ricciardo. Il pilota australiano della Red Bull ha dominato tutto il lungo weekend monegasco, iniziato giovedì con le due sessioni di prove libere, continuato sabato con le terze libere e le qualifiche che l’hanno visto ottenere un tempo stellare che l’ha fatto partire in testa di 78 lunghi e consentitemi – un po’ noiosi – giri. Lo strapotere del binomio con la RB14 è stato solo incrinato da un problema al motore elettrico che non gli consentiva di avere tutta la potenza, ma è stato abbastanza per tenere dietro una buona Ferrari. Sebastian Vettel pur arrivando a quattro decimi dall’avversario non ha mai attaccato veramento la sua leadership e, anzi, nel finale, dopo la virtual safety car a 6 giri dalla fine per l’unico incidente di questa gara, quello tra la Sauber di Leclerc e la Toro Rosso di Hartley, ha un po’ alzato il piede perchè non era convinto di poter avere ancora tanta gomma per attaccarlo nelle ultime tornate. Alla fine ne è venuto fuori un arrivo trionfale per Ricciardo che ha sicuramente meritato questa vittoria, incassando una specie di risarcimento di quanto avvenuto nel 2016 quando partito anche allora dalla pole, fu penalizzato da una sosta ai box disastrosa. Questa volta la dea bendata è stata dalla sua parte e lui l’ha aiutata guidando in maniera perfetta, rimanendo concentrato nonostante il problema che, al suo profilarsi l’aveva un po’ gettato nello sconforto. Ma spinto a non mollare dal suo ingegnere, ha stretto i denti e portato la sua Red Bul per prima sotto la bandiera a scacchi.
Con il secondo posto di Monte-Carlo Sebastian Vettel rosicchia tre punti al suo avversario nella corsa al titolo. Lewis Hamilton limita i danni e su una pista dove la sua Mercedes è inferiore a Red Bull e Ferrari si porta a casa un terzo posto, aiutato anche dal “tappeto rosso” disteso da Sebastian Ocon che dopo il pit stop del pilota Mercedes, si è quasi fermato, aprendogli un’autostrada che gli ha permesso di stare davanti a Kimi Raikkonen. E su una pista dove è quasi impossibile superare, il favore fatto dal pilota francese della Force India motorizzata Mercedes è stato decisivo. Ocon, poi, tra l’altro si è “scansato” anche quando la sosta l’ha effettuata Valtteri Bottas che, comunque si è dovuto accodare a Raikkonen, chiudendo dietro. Manovra poco sportiva? “Chiedetelo al boss” ha detto sorridendo un po’ imbarazzato Ocon nel dopo gara. Una gara, lo ribadiamo, poco combattuta, con poche emozioni. Qualcuna l’ha data Max Verstappen che, partito ultimo, ha chiuso nei punti con il nono posto. Dopo l’errore da principiante in chiusura di FP3 che gli è costato la non partecipazione alle qualifiche, il pilota olandese ha cercato di rimanere nei limiti, con unica sbavatura nel sorpasso alla Renault di Sainz all’uscita del tunnel, con due ruote a passare sul cordolo della chicane delle piscine. In classifica, sesto posto per Ocon, davanti al connazionale Pierre Gasly con la Toro Rosso, alla Renault di Nico Hulkenberg, e come detto Verstappen e Sainz a chiudere la Top10. Una gara che ha visto solo tre ritirati.
Oltre a Leclerc e Hartley, a finire mestamente con il cambio kappao è stato Fernando Alonso con la sua McLaren. In classifica, Hamilton comando con 110 punti, contro i 96 di Vettel e i 72 del vincitore di giornata. Bottas è quarto con 68 davanti a Raikkonen che di punti ne ha 60. Tra i costruttori guida la Mercedes con 178 punti. Seguono la Ferrari con 156 e più lontana la Red Bull con 107. Ora il Circus si sposta in America del Nord con il Gran Premio del Canada a Montreal, sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve.
“Credo che oggi provo piu’ emozioni rispetto a ieri – le prime parole dell’asutraliano della Red Bull – la preparavo da due anni e il riscatto per me e’ arrivato. Abbiamo avuto dei problemi, parecchio filo da torcere. Ho accusato una perdita di potenza, pensavo la gara fosse finita e siamo arrivati al traguardo con sole 6 marce. Come Schumacher a Barcellona? Si’, abbiamo dovuto gestire tante cose, una bella sensazione, vedo tante bandiere australiane grazie a tutti”.
“Credo che il passo lo avevamo ma la gara e’ stata complicata” le parol di Vettel. “Nel primo stint riuscivo a seguirlo, poi le gomme si consumavano rapidamente. Poi lui ha avuto un problema al motore, ma si e’ ripreso. Avrei provato alla fine, ma e’ comunque un buon risultato per noi”.
(ITALPRESS).