L’introduzione di una partecipazione strutturata delle Aziende per i servizi alla persona (Asp) ai lavori della task force dell’Azienda sanitaria di riferimento in ordine alla gestione dell’emergenza Coronavirus nelle strutture protette, case di riposo in primis, al fine di mettere in atto una più funzionale integrazione sanitaria. Questa la proposta presentata dal vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della riunione in videoconferenza con il presidente di Federsanità Fvg, Giuseppe Napoli, e una rappresentanza dei vertici delle Asp. Come ha spiegato Riccardi, l’obiettivo, dopo aver messo in sicurezza il sistema ospedaliero con l’ampliamento delle terapie intensive, è quello “di affrontare ciò che sta fuori dai nosocomi, garantendo nelle case di riposo la salute di operatori e ospiti. Nel concreto, dobbiamo portare, come stiamo facendo, all’interno delle strutture la competenza e le professionalità delle Aziende sanitarie, partendo dal principio, condiviso da tutti i responsabili, di tenere nelle residenze, ove possibile, gli ospiti positivi al Coronavirus, offrendo loro le cure e le terapie che riceverebbero in ospedale, evitando in questo modo un trasferimento non privo di rischi che comporterebbe tra l’altro una pericolosa sovraesposizione batterica”.
Il vicegovernatore, dopo aver richiesto a Federsanità Fvg una proposta per un maggior collegamento tra le Aziende sanitarie e le Asp, ha quindi condiviso l’idea di rendere formale una maggiore partecipazione delle stesse Aziende per i servizi alla persona nei processi operativi che le riguardano, al fine di offrire le migliori prestazioni sanitarie all’interno delle strutture.
(ITALPRESS).