PALMANOVA (UDINE) (ITALPRESS) – “Questa nuova App rappresenta uno strumento fondamentale per raggiungere, nel più breve tempo possibile, i defibrillatori. Inserita in un sistema complessivo di emergenza, essa costituisce un elemento cruciale, poiché consente di ridurre sensibilmente i tempi di intervento e di velocizzare le operazioni di salvataggio, migliorando le possibilità di sopravvivenza”. Lo ha detto oggi a Palmanova l’assessore regionale alla Salute e alla Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della conferenza stampa dedicata alla presentazione della nuova ‘App Dae Fvg, sistema di allerta volontari, gestione e localizzazione defibrillatori’. Sul tema l’assessore ha espresso due considerazioni. “La prima – ha detto – riguarda il valore della tecnologia, che oggi ci offre strumenti preziosi. Tuttavia, è necessario prendersi il tempo per imparare a utilizzarli correttamente: si tratta spesso di manovre semplici, ma che richiedono consapevolezza e formazione”.
“La seconda riflessione – ha continuato Riccardi – riguarda il cambiamento del concetto stesso di risposta ai bisogni di salute. Non si può più pensare che la gestione di un’emergenza, come un arresto cardiaco, sia esclusiva competenza del personale sanitario. La responsabilità è collettiva e coinvolge tutta la comunità. Essere in grado, tramite questa App, di localizzare il defibrillatore più vicino e portarlo tempestivamente nel luogo in cui una persona si trova in difficoltà e metterlo in uso può fare la differenza tra la vita e la morte”.
L’assessore ha poi concluso ribadendo come la formazione e la capacità di intervenire in situazioni di emergenza rappresentino una conquista civile, “che tutti siamo chiamati a promuovere. È fondamentale che, già a partire dal sistema scolastico, si recuperi un’educazione sanitaria di base, in grado di generare maggiore consapevolezza e di garantire migliori esiti di salute per la popolazione”.
Nel dettaglio, come ha spiegato l’assessore, l’App ha diverse funzionalità utili. La prima, per chi offre la propria disponibilità, è quella in caso di emergenza di essere contattati e intervenire individuando un Defibrillatore automatico esterno (Dae) e soccorrendo la persona che ha subito un arresto cardiaco, per la quale era partito l’allarme. Oltre a ciò, c’è la possibilità per gli utenti di segnalare i Dae non ancora censiti e di correggere eventuali errori relativi alla loro posizione oppure di comunicarne la reale disponibilità. Attualmente sul territorio regionale risultano censiti oltre 2.100 dispositivi. Tuttavia, va considerato che il processo di mappatura è attivo sin dal 2013, e quindi non è escluso che alcuni Dae non siano più presenti, funzionanti o accessibili. Inoltre, nonostante l’obbligo normativo, molte strutture non comunicano alla Sores la disponibilità effettiva dei dispositivi, limitando così l’efficacia della rete di emergenza.
Come detto, una delle funzionalità più avanzate dell’App riguarda l’intervento in caso di arresto cardiaco. Gli utenti che abbiano dato il proprio consenso possono infatti ricevere una notifica qualora si verifichi un evento critico nel raggio di 5 chilometri dalla loro posizione GPS, oppure da luoghi memorizzati come abitazione o sede lavorativa. In caso di accettazione – che rimane comunque una scelta facoltativa – l’utente viene geolocalizzato, può essere contattato direttamente dalla centrale operativa Sores e guidato verso il luogo dell’evento o verso il Dae più vicino, qualora disponibile.
– foto ufficio stampa Regione Friuli-Venezia Giulia –
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