“Stiamo vedendo che le nostre città cambiano velocemente e in maniera non governata. Cambiano gli ambienti, i modi di vivere, le abitudini e le imprese. Lo studente di oggi è sempre più connesso, digitale, desideroso di sapere. In questo contesto l’università tecnologica deve saper trasformarsi, ma con dei punti fermi come la forte preparazione di base, strutture di ricerca all’avanguardia e il capitale umano. Dati questi punti fermi, tutto il resto si può cambiare.
Lo ha detto il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, aprendo l’incontro “Behavioral chance e sostenibilità ambientale. Innovazione, strumenti, tecnologie” organizzato dal Consorzio Poliedra dell’ateneo che si occupa soprattutto di aspetti sociali, ambiente e mobilità sostenibile. “Dobbiamo saper pensare ad una università moderna, con corsi diversi, con più interdisciplinarità e trasversalità e un occhio all’ambiente sociale in cui viviamo – ha aggiunto il rettore -. Oggi siamo qui per cercare gli strumenti per presentarci in maniera trasversale, perché le sfide del benessere, dell’ambiente, della salute e della sostenibilità sono trasversali”. “Poliedra si candida a lavorare su temi di sostenibilità dove c’è bisogno di unire competenze, non solo tecnologiche, ma anche legate al comportamento dell’uomo – ha concluso Resta -, soprattutto perché è in grado di avere relazioni locali, nazionali, internazionali importanti”.
L’incontro, che ha illustrato progetti e ricerche sul tema dell’aiuto della tecnologie e dei comportamenti virtuosi in campo ambientale, ha visto tra gli altri la partecipazione dell’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo, che ha detto: “Vorrei far diventare la Lombardia la California d’Europa, una regione leader sulle politiche ambientali. Questo obiettivo lo si raggiunge solo se si mette in moto un cambiamento dei comportamenti dal basso verso l’altro. Se vogliamo fare un percorso efficace nel campo della sostenibilità, occorre che i cittadini siano consapevoli dell’importanza dei comportamenti virtuosi, possibilmente con incentivi piuttosto che con i divieti”. “Vogliamo fare un forte salto di qualità in tema di ambiente. Servono strategie per superare la nostra situazione che è una delle più problematiche d’Europa, ma occorre fare ancora di più – ha commentato invece l’assessore all’Ambiente del Comune di Milano, Marco Granelli -. Rispetto al passato abbiamo fatto un bel salto, rispetto al 2000 abbiamo fatto un terzo del cammino, ma serve un’accelerazione. Occorre far cambiare i comportamenti, e per quello serve consapevolezza e conoscenza da parte delle persone, bisogna poi incentivare questi cambiamenti, ma anche inserire delle regole stringenti e dei divieti”.