Spettacoli, convegni, dibattiti e campagne di sensibilizzazione. Consiglio regionale, Questura di Torino, Regione Piemonte e Associazioni del territorio si uniscono per offrire un articolato cartellone di eventi, dal 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le donne fino al prossimo 3 dicembre, Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Una programmazione che comprende una decina di eventi e appuntamenti, che puntano a unire le principali Istituzioni del territorio, ma anche studenti, professionisti e società civile in una battaglia comune contro la violenza su tutte le vittime vulnerabili, condividendo un impegno che non limiti alle sole giornate celebrative ma si protragga nel quotidiano. Tutto il materiale delle diverse iniziative è dotato di QR CODE scansionabile tramite App e tradotto in lingua braille grazie alla collaborazione della UIC Torino.
“Il femminicidio, la violenza contro le donne, l’offesa verso i soggetti più vulnerabili costituiscono una delle vergogne di questo Paese. Le iniziative che come Consiglio regionale del Piemonte organizziamo in occasione delle Giornate del 25 novembre e del 3 dicembre rivestono una grande importanza e non solo da un punto di vista simbolico”- afferma Nino Boeti, presidente dell’Assemblea legislativa piemontese- “La nostra Regione si è impegnata in questi ultimi anni a sostenere e rafforzare la rete regionale dei centri antiviolenza e delle case rifugio, per dare un aiuto concreto alle vittime. Ci siamo fatti promotori di campagne sociali in collaborazione con la Polizia di Stato e di progetti di educazione e prevenzione che coinvolgono i più giovani e il mondo della scuola. Da quel lontano 1999, anno in cui le Nazioni Unite decisero di istituire Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è stato svolto un lavoro capillare e prezioso senza il quale oggi, questa Giornata, continuerebbe a essere una giornata come le altre. E le vittime a passare inosservate, semplici tristi episodi di cronaca. Femminicidio è il neologismo ormai entrato nell’uso comune. Un fenomeno drammatico che si arricchisce ogni giorno di pagine sconcertanti e che impone a tutti noi, a cominciare dalle istituzioni, di proseguire nella battaglia contro ogni forma di discriminazione e violenza e a favore della cultura del rispetto. Perché più nessuna debba pagare con la vita la scelta di essere se stessa”.
“Per noi il 25 novembre – dichiara Monica Cerutti, assessora regionale alle Pari opportunità – vuole essere un momento per ricordare alle donne vittime di violenza che possono contare qui in Piemonte su una consolidata rete di centri antiviolenza, case rifugio, e di numerosi alleati che le aiuteranno a ottenere informazioni su come tutelarsi davanti ai soprusi. Abbiamo dalla nostra i sindacati, i centri servizi di volontariato, l’ordine degli avvocati, operatori e operatrici del benessere e stiamo estendendo la rete ad altre categorie che possono essere fondamentali per creare il contatto con le donne maltrattate. Il nostro concerto al Piccolo Regio è un modo per ricordare loro che difendersi dagli uomini violenti è possibile”.
“Il Camper della Polizia di Stato contro la violenza di genere – puntualizza il Questore di Torino, Francesco Messina – affianca alle attività investigative della Squadra Mobile e dell’Ufficio Minori della Divisione Polizia Anticrimine un punto di ascolto avanzato, che viene collocato nelle piazze e nei mercati delle zone più popolose delle città. In questi luoghi, dove si svolge la vita quotidiana delle persone, è possibile incontrare un’equipe multi disciplinare composta da operatori specializzati della Polizia di Stato e da personale dei servizi sociali e dei centri antiviolenza, per ottenere informazioni ed effettuare segnalazioni di eventuali episodi di violenza o maltrattamenti che poi saranno sviluppati dagli uffici investigativi per informarne l’Autorità Giudiziaria o per attivare provvedimenti amministrativi finalizzati all’emissione delle misure di prevenzione dell’ammonimento del Questore”.
Lo scorso anno il Camper è venuto a contatto con circa 2000 cittadini. A seguito dell’attività svolta sono stati emessi dal Questore di Torino 25 ammonimenti per stalking e 103 ammonimenti per violenza domestica