L’esecutivo lucano ha dato l’ok ad un progetto dell’Asp e dell’Associazione nazionale tumori (Ant)-Onlus per la realizzazione a Viggiano (Potenza), in Val d’Agri, di una struttura destinata alle cure palliative e alla terapia del dolore. Il provvedimento – che è stato approvato su proposta della vicepresidente ed assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi – prevede la realizzazione di un Hospice con 7 posti letto, per la terapia del dolore nei confronti delle persone affette da patologie oncologiche in fase terminale. “Fra le nostre priorità – ha detto la vicepresidente della Regione Basilicata, Flavia Franconi – c’è quella di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona, il bisogno di salute, l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza. In quest’ottica – ha detto ancora – rivestono per noi un posto importante le persone che necessitano di cure palliative e dell’accesso alla terapia del dolore, nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza. Per questo motivo abbiamo approvato il progetto dell’Hospice, che sarà realizzato a Viggiano dall’Asp e dall’Associazione nazionale tumori”.
“Quest’ultima – ha evidenziato al Franconi – è un organismo di eccellenza e garanzia di elevati standard sanitari e sociali, che opera dal 1978 nel campo dell’assistenza domiciliare specialistica oncologica, offrendo servizi di assistenza medica, infermieristica e psicologica”. L’Hospice – che sarà ospitato in alcuni locali che l’Asp metterà a disposizione dell’Ant in comodato gratuito nel biennio 2018-2019 – fungerà “da struttura di assistenza e di ricovero temporaneo di pazienti adulti affetti da patologie progressive in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta”. Saranno fornite, attraverso l’Ant, una serie di prestazioni di tipo medico, infermieristico, di recupero funzionale, di assistenza psicologica ed igienicosanitaria. Saranno naturalmente garantii la pulizia ed i servizi di mensa e di lavanderia. Il costo annuale di gestione, in base alle previsioni indicate nel progetto non sarà superiore ai 679.630 euro. “L’Hospice – è scritto nel documento – sarà una struttura per l’assistenza e per il ricovero temporaneo di pazienti affetti da malattie progressive in fase avanzata, per i quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è possibile. La struttura sarà parte integrante della rete di assistenza ai malati terminali: si tratta di una delle opportunità essenziali che vengono offerte alla libera scelta del malato e della sua famiglia”.
Le funzioni dell’Hospice sono: “garantire un ricovero temporaneo per i malati, per i quali le cure a domicilio non sono possibili o appropriate; ottenere un miglior controllo dei sintomi collegati alla fase finale della vita; fornire un periodo di sollievo alla famiglia nella cura dei pazienti; garantire formazione continua al personale”.