Si chiude con una sconfitta l’avventura della Roma nell’International Champions Cup. I giallorossi perdono 2-1 contro i campioni d’Europa del Real Madrid, al termine di un match che ha visto i “blancos” partire forte e andare subito sul 2-0 grazie alle reti di Asensio e Bale, al 2° e al 15° del primo tempo. Nel finale, all’83°, la rete di Kevin Strootman che permette alla squadra di Eusebio Di Francesco di dimezzare lo svantaggio e rientrare in partita. Il pareggio, però, non arriva, finisce 2-1 per il Real di Lopetegui.
La sconfitta con il Real Madrid nell’ultimo appuntamento dell’International Champions Cup non preoccupa più di tanto Eusebio Di Francesco. Il tecnico della Roma, però, è pronto a sottolineare cosa non ha funzionato, fermo restando che il calcio d’agosto, come sempre, conta fino a un certo punto. “Certe partite servono a capire dove devi lavorare di più, parlare di soli due tiri in porta mi pare riduttivo per quello che la squadra ha creato nel primo tempo: potevamo sicuramente sfruttare meglio le palle recuperate e metà campo – ha spiegato al termine della gara, persa per 2-1, l’allenatore giallorosso -. Parlare solo di numeri non serve. Ci sono cose positive e tante altre da migliorare. Abbiamo giocato contro squadre di altissimo livello e questa forse è la migliore al mondo, con loro si può sbagliare. Forse non mi è piaciuta la fase difensiva questa sera. La linea ha lavorato in maniera disordinata, soprattutto per quanto riguarda il primo gol, che poi ha determinato l’andamento della gara”. Non solo la fase difensiva, anche dal punto di vista atletico, secondo Di Francesco, le condizioni dei suoi sono “fortunatamente ancora non buone. Il nostro percorso di lavoro serve ad arrivare al meglio al campionato: non dobbiamo stare al massimo ora – sottolinea -. Pensate che Coric è entrato negli ultimi 20 minuti e si sentiva le gambe pesanti. Abbiamo spinto abbastanza in questi giorni e ci sono stati diversi trasferimenti. Queste partite lasciano il tempo che trovano: le mie scelte hanno un obiettivo, portare tutti nella condizione migliore all’inizio del campionato. Ovviamente dobbiamo migliorare il palleggio e ci sono tante altre cose che si possono fare diversamente, ma non dobbiamo dimenticarci contro abbiamo giocato perché anche questo aspetto fa la differenza”.
Una Roma crescita nel corso di una gara iniziata non bene, tanto che il Real dopo 15 minuti era già sul 2-0. “In tutte le gare siamo partiti bene, anche in questa come approccio. Però nel primo gol abbiamo fatto un errore grossolano con la linea difensiva, che paradossalmente ha portato loro a giocare di rimessa. Abbiamo recuperato sette o otto palle importanti, ma in quelle occasioni non abbiamo mostrato le nostre qualità. Quando fai tanto lavoro come noi a inizio gara non sarai mai brillante, mentre alla lunga i giocatori hanno più gamba, hanno più condizione sul tempo lungo che sul breve. Ora dobbiamo essere bravi a “ripulirli” per poter avere maggior brillantezza nella prima sfida di campionato”, spiega Di Francesco che poi si sofferma sulle condizioni di Karsdorp. “È a disposizione, non ha lavorato con i compagni per l’intera durata di questo ritiro e ovviamente non ha 90 minuti nelle gambe, ha giocato solo 30 minuti con il Real, ma mi è piaciuto come è entrato, ha personalità, spunti, ha desiderio a volte di fare più di quello che si deve e magari va oltre, ma la sua determinazione mi è piaciuta, cosa che nel primo tempo è mancata in alcune aggressioni”. Capitolo portieri, nelle ultime due partite Olsen e Mirante si sono alternati. “Olsen è arrivato in ritardo, ha lavorato tantissimo e per questo ho ritenuto opportuno dare a entrambi le opportunità di mostrare le loro qualità. Ovviamente io so quale può essere la squadra che può partite dall’inizio, ma non pensate che giocheremo Campionato e Champions con soli undici giocatori. Io ritengo che ci siano dei calciatori che devono crescere fisicamente, altri che come Kluivert che hanno qualità e devono capire come muoversi meglio nella gara e altri che sono in una buona condizione. È un percorso normale e alla lunga mi auguro di poter avere 22-23 giocatori tutti a un buon livello”.
Tornando alla partita, per Di Francesco contro il Real “spesso è mancata la ferocia e la determinazione. Però in occasione del primo gol non c’entra nulla la pressione dei centrocampisti o degli attaccanti. È un concetto di linea difensiva, in quelle palle si esce tutti insieme e noi non lo abbiamo fatto. In certi casi può subentrare la stanchezza mentale. È un mese che lavoriamo e forse c’è bisogno di staccare. Mi auguro che sia solo quello il motivo”. Per 18 minuti Roma in campo con Schick a destra con Dzeko punta. “Volevo rivederlo in quella posizione, dove ha già giocato nello scorso campionato. Potrebbe sempre servire a partita in corso – ha concluso Di Francesco -. Era un’idea che avevo già a inizio partita, alcuni cambi come questo erano già previsti: avendo Cengiz fuori ho optato per questa soluzione”.
(ITALPRESS).
REAL-ROMA 2-1, GOL GIALLOROSSO DI STROOTMAN
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