STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Perchè dovrei coprirmi la bocca se devo dire qualcosa al mio avversario? Dovrebbe davvero essere vietato poter parlare così, quando si gioca, quando ci si avvicina a un avversario. Stiamo parlando di sport”. Lo ha dichiarato Clarence Seedorf intervenuto al dibattito online organizzato dal Consiglio d’Europa di Strasburgo in tema di lotta al razzismo e alla discriminazione che ha visto la presenza anche della ministra dello Sport francese Roxana Maracineanu, la presidente dell’ECRI (Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza), Maria Marouda, il direttore di Football and Social Responsibility della Uefa, Michele Uva, e il direttore generale di Football Supporters Europe, Ronan Evain. “Se parlo con il mio allenatore, se parlo con il mio compagno di squadra, tutto va bene, ma quando mi avvicino all’arbitro, quando mi avvicino a un altro giocatore o un altro avversario in qualsiasi sport, non è permesso coprirsi la bocca. Ci deve essere una sanzione. Ci deve essere un cartellino giallo o altro. Dovremmo evitare questo tipo di comportamento” le parole dell’ex milanista. “Bisogna dare l’esempio. E questo è di nuovo il mio mondo. Sono vicino alla Fifa, sono vicino alla Uefa, sono vicino ai giocatori e ai tifosi, ma vorrei vedere un riscontro di ciò che stiamo combattendo all’interno di queste istituzioni”.
(ITALPRESS).
Razzismo, Seedorf “Punire chi parla all’avversario coprendo la bocca”
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