
ROMA (ITALPRESS) – “Per me Dybala è un punto fermo per il prossimo anno, quando sta bene la Roma è differente. L’ho detto e lo sottoscrivo: quando Paulo gioca e sta bene, vale il prezzo del biglietto perchè fa delle giocate che altri non fanno”. Claudio Ranieri si tiene stretto l’argentino. I giallorossi si giocano nelle ultime 10 giornate l’accesso alle coppe dell’anno prossimo ma inevitabilmente si parla anche di futuro alla vigilia di Roma-Cagliari.
E se quello di Dybala appare blindato, lo stesso non può dirsi di Dovbyk: “Mi aspetto tanto da lui, deve reagire e far vedere che tipo di giocatore è – le parole di Ranieri alla vigilia della gara col Cagliari -. Credo in lui, ma deve credere in noi: è un dare e avere. Noi giochiamo in modo aggressivo e con determinazione. Lui pensa al gol, ma io penso alla prestazione. Ai ragazzi chiedo quello, ma so che non possono stare sempre al 100%. Però se uno non mi dà nè la prestazione nè il gol, resto con l’amaro in bocca. Deve lottare come fanno gli altri. Non voglio credere che si sia arreso, ma deve dimostrarlo negli allenamenti e nelle partite. Se si arrende, ne ho altri 25 che vogliono giocare”.
Ranieri è tornato sul discorso dell’espulsione di Hummels in Europa League, definita a caldo “netta”. “Ho fatto quella dichiarazione perchè avevo visto l’immagine da un telefonino, ma non avevo visto la dinamica ampia dell’azione. L’espulsione poteva starci, ma credo fosse un pochino forzata visto che non ci sono tutti e quattro i parametri per poter parlare di chiara occasione da gol. Credo che l’arbitro sia stato un pò severo, poteva darla come poteva dare il giallo. In una partita particolare come poteva essere un Bayern Monaco-Real Madrid dopo dieci minuti avrebbe dato il giallo e nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Detto questo, vorrei sempre Turpin e Letexier come direttori di gara – ha precisato -, sono bravissimi e decisionisti e mi piacciono come arbitri. Siamo dispiaciuti e amareggiati, ma questo è il calcio. Non facciamo vittimismo”.
Per quanto riguarda infine il prossimo allenatore, “se c’è qualcosa, non lo vengo a dire. E’ prematuro. A fine campionato saprete la scelta del presidente. Io non cambio idea. Adesso il focus deve essere sulle dieci partite, dobbiamo dare tutto, poi raccoglieremo i punti che sapremo meritarci”.
Domani, intanto, una partita speciale per il tecnico. “Di solito non faccio interviste dopo l’impegno europeo del giovedì, ma Cagliari è una città particolare che mi ha dato i natali da allenatore e quindi mi faceva piacere ribadirlo”.
– foto Ipa Agency –
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