Guidare una Range Rover è sempre piacevole e allo stesso tempo divertente. In questa occasione il modello scelto per la nostra prova è la Velar, nome che deriva dalla pre-serie del primo modello venduto dal 1970 al 1996, acronimo di Vee Eight Land Rover. Posta tra la Evoque e la Sport, questa Range Rover si distingue per le linee slanciate che la rendono filante e poco massiccia nonostante i 4,8 metri di lunghezza, anche grazie all’altezza ridotta di 11 centimetri rispetto alla Sport. Ma quello che rende unica e moderna la Velar è la sua linea molto semplice ma allo stesso tempo accattivante. A rendere unica la Velar sono alcuni particolari, come la parte posteriore affusolata che le dà maggiore dinamicità. Non possono non colpire le maniglie a scomparsa che rendono filante la fiancata, rendendosi disponibili solo all’occorrenza. Il frontale è caratterizzato dalle luci led dalle dimensioni ridotte che ritroviamo anche al posteriore. A dare un senso di velocità le grandi ruote che ben si incastonano nelle fiancate.
Sulla stessa linea d’onda anche gli interni, sono dalle linee pulite e allo stesso tempo ricercate. Il lusso a bordo di una Range Rover è quasi un obbligo, ma sulla Velar è quasi non ostentato. Le rifiniture sono ricercate e di pregio. A seconda delle versioni troviamo il giusto connubio tra pelle, alluminio o legno. La versione R-Dynamic da noi provata aveva carrozzeria Indus Silver e la selleria base in pelle Ebony. Lo spazio all’interno è ampio e confortevole per cinque persone. La plancia chiariscono immediatamente che Land Rover non ha risparmiato in tecnologia. Sono presenti, infatti, due grandi display. Quello superiore, regolabile elettricamente nella posizione che più aggrada, racchiude tutti i comandi dell’infotainment (navigatore, DAB Radio, telecamera posteriore, etc) dove però spicca l’assenza dei collegamenti con i sistemi Apple e Android. È comunque possibile telefonare usufruendo del tasto per le chiamate vocali presente sul lato sinistro del volante (ovviamente dopo aver connesso il proprio smarthpone al veicolo, ndr).
Il display sottostante, invece, oltre al sistema di climatizzazione, permette le varie regolazioni del sistema di guida Terrain Response, dalla trazione eco, alla regolazione dell’altezza da terra, rendendo più agevole l’accesso al veicolo, ai diversi tipi di fondo, dalle pietraie, alla sabbia, alla neve e fino ai terreni fangosi o per l’attraversamento di piccoli guadi (fino a 65 cm, ndr). Forte dei suoi 25 centimetri da terra, il comfort a bordo è come detto di tutto rispetto: buche e rumori, infatti, restano fuori dall’abitacolo.
L’Adaptive Cruise Control con Stop & Go, che consente di seguire un’auto nel traffico fermandosi se questa si arresta per poi ripartire al tocco dell’acceleratore. L’High-Speed Emergency Braking che permette di rilevare il rischio di un’eventuale collisione, arrestando il veicolo se il guidatore non interviene. Oltre alla telecamera posteriore, presenti anche i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il Driver Condition Monitor, l’Emergency Braking e il Lane Keep Assist. La versione da noi provata ha un prezzo di 72.500 euro che con gli optional inseriti arriva a 83.500 euro.