R.CITTADINANZA, RIZZOLI “ASPETTIAMO RISPOSTE”

“Questa è stata presentata come la più grande riforma del lavoro nel Paese. Noi non siamo prevenuti, però vogliamo agire secondo legge, perché se non dovesse funzionare non vorremmo che le responsabilità venissero attribuite alle regioni”. Lo ha detto all’agenzia Italpress l’assessore a Istruzione e Lavoro di Regione Lombardia, Melania Rizzoli, facendo il punto sul reddito di cittadinanza nel primo giorno in cui è possibile presentare le domande per ottenere il sussidio. Le Regioni hanno sollevato dubbi sul ruolo dei navigator, le persone che dovrebbero essere assunte dall’Anpal con il compito di trovare lavoro ai beneficiari del reddito. Tra le ipotesi ventilate c’è anche una loro riduzione da 6000 a 4500, ma “è un problema di metodo, non di numeri”, spiega Rizzoli. “Non siamo prevenuti nei confronti di questa riforma, che vuole essere una misura di contrasto alla disoccupazione. Siamo però preoccupati sulle modalità di ingaggio, perché non ci sono delle regole precise, che stiamo ancora aspettando – ricorda l’assessore -. Io stessa sono stata in audizione ieri alla Camera dei Deputati, proprio per puntualizzare le criticità di questo decreto che sta vedendo la luce forse con troppa fretta”.

Al vicepremier Luigi Di Maio, che ha espresso il timore che “quella delle Regioni si stia trasformando in una battaglia politica”, l’assessore lombardo replica che “la nostra non è una battaglia politica, ma una puntualizzazione istituzionale, perché nelle istituzioni le regole di ingaggio sono concorsuali. Vederci imposti degli operatori assunti per colloquio non è una cosa secondo le regole. Abbiamo espresso queste perplessità e aspettiamo le risposte”.

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