BOLOGNA (ITALPRESS) – Quasi il 20% delle 21 tappe del Giro d’Italia si correrà in Emilia-Romagna. La carovana rosa, nell’edizione 104, passerà per tutte le 9 province della regione. Dal mare all’Appennino, nell’anno del 160esimo anniversario dell’Unità d’Italia, si attraverseranno in quattro giornate le eterogenee bellezze paesaggistiche dell’Emilia-Romagna. “Questo- ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini- è per noi un appuntamento irrinunciabile. Siamo la terra delle due ruote, con oltre 8mila chilometri di piste e percorsi ciclabili naturali e cittadini, e la terra d’origine di grandi campioni. Il Giro d’Italia rappresenta le eccellenze e le meraviglie di tutto il Paese e noi siamo certi che le tappe sul nostro territorio saranno una festa e un grande spettacolo agonistico, così come saranno sicure dal punto di vista della prevenzione sanitaria”. A Sestola martedì 11 maggio i corridori, partiti da Piacenza, affronteranno il primo arrivo in salita del Giro.
“Sarà una tappa tosta. Quel giorno- ha pronosticato il Ct della nazionale di ciclismo Davide Cassani- vedremo un cambiamento della classifica”, il giorno successivo si gareggerà da Modena a Cattolica in una frazione per velocisti, poi si tornerà il Emilia-Romagna il 20 e il 21 maggio per la dodicesima, dedicata a Gino Bartali, e la tredicesima tappa. L’approdo del percorso giovedì 20 a Bagno di Romagna sarà l’occasione per ricordare Alfredo Martini, nei 100 anni della nascita, ma sarà anche il tappone Appenninico del 2021. “Ne vedremo delle belle, dopo la giornata di sterrato. Per me- ha aggiunto ancora Cassani- sarà una tappa ancora più speciale perchè ricorda il mio commissario tecnico”. Le strade saliranno e scenderanno senza dare mai sosta agli atleti. “Ci saranno 3700 metri di dislivello, non ci sarà mai un momento per tirare il fiato” ha spiegato il direttore del Giro, Mauro Vegni che ha anche raccontato che il giorno successivo per raggiungere il km 0 della tappa Ravenna-Verona i corridori passeranno di fianco alla tomba di Dante Aligheri, morto 700 anni fa e omaggiato dal Giro di quest’anno.
Al sommo poeta sepolto a Ravenna saranno dedicate le mostre “Le Arti al tempo dell’esilio” nella Chiesa di San Romualdo proprio a Ravenna, e “Dante. La visione dell’arte” nei Musei San Domenico a Forlì. “Tutto il territorio emiliano-romagnolo che attraverseremo – ha sottolineato Vegni- farà da cornice a tappe che mi aspetto spettacolari e ricche di fascino, non solo sportivo, ma anche culturale, storico e paesaggistico”. L’Emilia-Romagna potrà mettersi “in una vetrina che va oltre l’aspetto sportivo” ha detto Marco Baccini sindaco di Bagno di Romagna, mentre il sindaco di Cattolica ha accolto con soddisfazione il ritorno della Corsa Rosa nella sua città: “Mancava dal 1978: sarà una giornata di grande festa e grande gioia”.
(ITALPRESS).
Quattro tappe del Giro in Emilia Romagna, Bonaccini “Sarà una grande festa”
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