“Follow me” è stato lo slogan della 114^ edizione di Fieragricola a Verona: sostenibilità, economia circolare e innovazione tecnologica sono stati i punti cardine su cui si sono sviluppate le quattro giornate di esposizione. Affollatissima, come da tradizione, la giornata di chiusura, che ha portato il totale dei visitatori a 132mila, dei quali il 15% esteri; significativa tra i 900 espositori anche la presenza di moltissimi giovani. Del non facile ricambio generazionale nel primo settore ha parlato Francesco Mastrandrea, presidente nazionale dei Giovani di Confagricoltura: “C’è un problema di invecchiamento della popolazione e difficoltà relative all’accesso alla terra, al credito, la lentezza della burocrazia; inoltre i giovani faticano a entrare nelle aziende agricole soprattutto se non hanno un passato familiare nel settore. Noi lavoriamo per accorpare le piccole aziende per poter essere competitivi nel mercato internazionale. Facciamo un plauso al Governo per l’ultima legge di bilancio che ha dato strumenti importanti come il credito d’imposta per gli investimenti”. Un esempio di passaggio generazionale lo ha dato Simone Arnoldi, che con l’azienda fondata dal nonno, proseguita dal padre e oggi condotta con i fratelli, ha vinto il premio come miglior allevatore di bovine da latte, grazie all’innovazione tecnologica: “E’ una bella soddisfazione per noi che abbiamo lavorato al progetto e siamo tutti i giorni in stalla, un premio alla carriera anche per mio padre e che ci spinge a fare sempre meglio”. Al veterinario milanese Pietro Pizzagalli il riconoscimento nella categoria suini: “La mia professionalità mi ha consentito di sviluppare il tema del benessere animale e la riduzione degli antibiotici che oggi sono importanti per la competitività dei prodotti”. Nella categoria bovini da carne il premio è andato alla ravennate Laura Cenni per la difesa della razza romagnola: “Il nostro è un allevamento a ciclo chiuso con un centinaio di capi, seguiamo il processo dalla fecondazione fino alla consegna del prodotto finito, specialmente nel mercato italiano”. Dati positivi sono arrivati dal settore avicolo, l’unico zootecnico autosufficiente in Italia, che ha registrato una crescita di produzione e consumi.
Il professor Angelo Frascarelli, docente di Economia e Politiche Agrarie all’Università di Perugia, ha approfondito il tema del Green Deal, stretto tra ottime intenzioni e difficoltà di bilancio. “La scelta delle istituzioni comunitarie è in linea con quello che già i consumatori e i cittadini vogliono: economia sostenibile, cibi più sani, meno chimica e antibiotici. La nuova Pac sarà orientata in questa direzione e sicuramente avrà bisogno di nuove risorse economiche. I costi di produzione saliranno, ma con l’innovazione tecnologica saranno compensati”. Fieragricola torna fra due anni, quando la Brexit sarà del tutto effettiva e anche la Pac sarà nero su bianco.
(ITALPRESS).
QUATTRO GIORNATE TRA SOSTENIBILITÀ E INNOVAZIONE
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