Blocchi alla circolazione, costi fuori controllo, restrizioni all’uso dei mezzi privati. Traffico, pericoli di ogni tipo, condizioni meteo; la mobilità individuale è sotto attacco. E visto che la mobilità è libertà, alla fine la stessa libertà finisce per essere sotto attacco. La soluzione a tutto questo è nella nostra visione, che si riassume in tre concetti di base: Compact, Sustainable e Digitally Connected. E se vogliamo davvero “Andare dove nessun uomo è andato prima”, come dice James Kirk, la strada è una sola: innovare con costanza e rivoluzionare la gamma. Nel profondo. Per questo Quadro Vehicles diventa Qooder: il nome e un logo nuovo che sottolineano una strategia ben precisa: fare chiarezza fra i brand Quadro Vehicles e Qooder ed evitare una strisciante confusione (non è un caso che ad Eicma ci siamo definiti “Qooder” – nel nostro comunicato stampa e nelle grafiche dello stand – prima della conferenza di lancio e nessuno si è accorto della cosa…)
E poi c’è un tema di prodotto e innovazione. Qooder è unico. Si sta dimostrando un successo mondiale. È l’incarnazione della nostra tecnologia brevettata: l’HTS – e del nostro design. Pertanto, poiché la società è diventata strategicamente rappresentata dal suo prodotto eroe, abbiamo deciso di cambiare nome. Di conseguenza, avevamo bisogno di un nuovo logo che rappresentasse i nostri valori, inclusa l’essere un’azienda svizzera. Quindi, il nostro Design Center ha progettato il nostro nuovo logo, con lo Steinbock – agile e potente – che è un’icona SWISS – che salta sul “segno 4”. Terzo, ultimo punto, ma non meno importante: i risultati. In 2 anni meravigliosi abbiamo lavorato duramente e i risultati raccontano la nostra storia. Abbiamo risolto e rilanciato l’azienda, preparato nuovi prodotti ed esteso i nostri confini – tutti insieme. È stata un’impresa straordinaria, sempre pensando ai nostri clienti che ora avranno una gamma tutta nuova e che potranno arrivare anche da Usa, Asia e Russia.
(ITALPRESS).