Puglia, successo in Cina per la mostra “I doni degli sei”

BARI (ITALPRESS) – Prosegue il tour cinese della mostra “I doni degli Dei. L’Apulia felix tra greci, indigeni e romani”. Questa mattina a Nanchino si è tenuta all’Oriental Metropolitan Museum la cerimonia di chiusura della fase inaugurata lo scorso 12 luglio e contestualmente a Bari, in videoconferenza, sono stati presentati i dettagli di quella che si terrà a Canton, in vista dell’inaugurazione del prossimo 8 dicembre.
Tra gli altri, erano presenti la consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari, il direttore del dipartimento Cultura e Turismo Aldo Patruno, il direttore scientifico della mostra, il professor Giuliano Volpe, il presidente del Teatro Pubblico Pugliese Paolo Ponzio e la delegata alla direzione del MarTa e all’ufficio mostre dell’ufficio regionale musei Puglia Claudia Lucchese.
La mostra è una grande rassegna di reperti archeologici provenienti dai musei di Puglia: ceramiche figurate, sculture, pitture, terrecotte e oreficerie, aventi per soggetto vicende mitologiche ispirate a Poseidone, Demetra, Atena, Apollo, Dioniso e Eracle. Oggetti risalenti ai periodi compresi fra il VII e il VI secolo a.C. sino all’affermazione della potenza mediterranea di Roma. A questo è associata una sezione multimediale con video, immagini, disegni e fotografie d’autore, frutto di un lavoro che ha visto il coinvolgimento di artisti pugliesi coordinato dal video designer Roberto Santoro che ha realizzato una “stanza virtuale” in cui reperti e danzatori si sono fusi fornendo ai visitatori cinesi un’esperienza immersiva unica.
“I risultati di Nanchino – spiega Di Bari – sono stati straordinari. In tre mesi la mostra è stata visitata da quasi due milioni di cinesi. Grazie a questo successo, inaugureremo la stessa a Canton. Siamo molto contenti, perchè non solo significa portare la nostra cultura in Cina, ma anche avere uno scambio culturale che ci permetterà di avere mostre cinesi da noi, i loro studenti (innamoratissimi della nostra cultura) qui da noi. Sono anche grata di avere avuto la possibilità di raccogliere questi reperti dai musei pugliesi: ci ha permesso di far conoscere la Puglia, elevando e qualificando anche la nostra offerta turistica”. “Mai l’archeologia pugliese – aggiunge Patruno – aveva avuto un successo e una visibilità come quelli che la mostra ‘Apulia Felix. I doni degli Deì a Nanchino ha assicurato negli ultimi mesi. E ora da Nanchino si va a Canton, consacrando il patrimonio culturale pugliese quale chiave straordinariamente efficace di internazionalizzazione, attraverso la diplomazia culturale. Da questo punto di vista, mi piace sottolineare il meraviglioso lavoro di squadra tra istituzioni (statali, regionali, comunali) e grandi professionisti ed esperti del settore che hanno consentito questi incredibili risultati. Naturalmente non si tratta di un evento estemporaneo, ma l’operazione va letta nel quadro strategico di valorizzazione del patrimonio archeologico pugliese che negli ultimi giorni ha visto atterrare 14 milioni di Euro su 15 siti archeologici regionali che, grazie a questo importante investimento, saranno in futuro assai più fruibili, innovativi e capaci di concorrere allo sviluppo e alla promozione del nostro Territorio”.
“Per la direzione generale musei del ministero della Cultura – afferma Lucchese – è stato un grande onore prendere parte a un progetto così ambizioso. Sia la direzione, sia il MarTa, guidati dal professor Massimo Sanna, hanno aderito con entusiasmo nonostante le difficoltà di un progetto così lontano anche all’idea del prolungamento della mostra, perchè è un vero valore. Pur privando i musei temporaneamente di alcuni capolavori, permettiamo a persone che forse non saranno mai qui in Puglia di ammirarli”.

– foto: xa2/Italpress –

(ITALPRESS).

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