BARI (ITALPRESS) – Se la Puglia è riuscita a diventare uno dei brand più riconosciuti a livello internazionale nonché “la regione più bella del mondo”, lo deve al lavoro svolto in questo senso negli ultimi anni dall’amministrazione regionale.
La regia di questo progetto di successo è affidata al Pact, il polo di riferimento di Arte, Cultura e Turismo della Regione Puglia, nato per innovare strategicamente i processi di governance del territorio all’interno del sistema Cultura e Turismo. Un connettore di persone, enti, istituzioni e professionisti che animano, progettano e agiscono per lo sviluppo culturale e turistico della Puglia.
In questa rete, fondamentale è il compito dell’Agenzia Regionale del Turismo, denominata Pugliapromozione. Si tratta di un ente strumentale della Regione. Esso opera per l’attuazione delle politiche in materia di promozione dell’immagine unitaria regionale e promozione turistica locale, ed è dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica, oltre a essere ispirato ai principi di trasparenza ed economicità, nonché ai criteri di efficienza ed efficacia. Per attuare la propria missione, all’organo – attualmente diretto da Luca Scandale – sono delegati quattro compiti fondamentali: la cura del marketing, il ruolo di osservatorio e di destination audit, la promozione e la gestione della destinazione Puglia.
Una denominazione, quella di destinazione, che racchiude in sé senso e obiettivi dell’amministrazione regionale: la Puglia deve essere un luogo in cui arrivare per vivere esperienze.
Esperienze che tanti altri enti contribuiscono a garantire, curando eventi ed elaborando cartelloni di richiamo internazionale. Tra questi organi, c’è il Teatro Pubblico Pugliese, che fin dalla sua fondazione nel 1979 ha realizzato un intenso lavoro che esprime il territorio e le sue peculiarità con l’obiettivo di diffondere ampiamente la cultura di teatro, danza, teatro dei ragazzi, circo contemporaneo e musica sul territorio vasto e diversificato del Tacco d’Italia. Nel corso degli anni il Tpp ha anche confermato di essere una struttura poliedrica, in grado di rinnovarsi con ogni nuova sfida, facendo parte di un sistema nazionale internazionale costantemente in evoluzione, abbracciando le sue tre principali nature, quelle relative al Circuito Regionale Multidisciplinare della Puglia, all’Agenzia Partecipata della Regione Puglia e ai Progetti di Cooperazione Europea.
Se al livello internazionale la Puglia è diventata un punto di riferimento turistico e culturale, lo deve senza dubbio anche al fondamentale contributo di Apulia Film Commission. Istituita con una legge regionale nel 2004, la fondazione nasce tre anni dopo con l’obiettivo di attrarre in Puglia il maggior numero di produzioni audiovisive nazionali e internazionali, di sviluppare la filiera industriale dell’audiovisivo, di sviluppare professionalità e competenze diffuse su tutto il territorio regionale, incentivare la nascita e lo sviluppo delle imprese che operano nel settore, promuovere in Italia e all’estero i film realizzati in Puglia e quelli realizzati da autori pugliesi, fare attività di audience development, coordinare l’intero settore regionale e promuovere la cultura cinematografica nel territorio regionale pugliese. La dotazione finanziaria della fondazione è data dalle quote associative annue della Regione Puglia e degli attuali 45 comuni soci, cui vanno aggiunti i fondi comunitari o nazionali destinati all’implementazione dei progetti.
Rilevante è anche il sistema dei poli Biblio-Museali, l’intesa interistituzionale tra la Regione Puglia, l’Upi, l’Anci e le Province di Brindisi, Foggia e Lecce relativa all’esercizio delle funzioni in materia di valorizzazione dei beni culturali e in materia di biblioteche, musei e pinacoteche, il cui obiettivo è la costruzione di un sistema regionale dei musei, delle biblioteche e dei luoghi di cultura capace di dialogare con le strutture periferiche dello Stato in materia di beni culturali, uniformare gli standard dei servizi, mettere a valore il grande patrimonio di beni, conoscenze ed esperienze delle Province e dei comuni pugliesi in una politica unica e coordinata di valorizzazione e fruizione.
Nell’ambito della Struttura di Progetto Cooperazione territoriale e Poli bibliomuseali, uno staff è poi dedicato alla candidatura di proposte progettuali e successiva gestione tecnica e amministrativa dei progetti finanziati dai Programmi di cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale per i quali la Puglia è territorio eleggibile. Nel periodo di programmazione 2014-2020 il Dipartimento è stato partner in 17 progetti realizzati con 139 partner di 23 Paesi differenti, sviluppati intorno a tre macro-ambiti di intervento: turismo sostenibile e innovazione turistica; valorizzazione del patrimonio naturale e culturale; sostegno alle imprese culturali e creative.
Sono tantissimi anche gli eventi culturali che la Puglia organizza con partecipate (come per esempio la Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari e la Fondazione La Notte della Taranta) o concedendo ad associazioni private il proprio patrocinio.
“Promuovere la cultura – spiega la consigliera regionale delegata a alle Politiche Culturali, al Patrimonio Materiale e Immateriale e alla Valorizzazione dei Borghi Grazia Di Bari – è fondamentale per dare nuove opportunità per la regione. Il lavoro delle istituzioni è centrale per far sì che la cultura non resti solo un concetto astratto. Dobbiamo creare economia per far conoscere il nostro enorme patrimonio culturale. Il comparto è uno di quelli che ha maggiormente sofferto in questi due anni e abbiamo tenuto conto anche delle nuove esigenze emerse con la pandemia per programmare eventi, incontri e manifestazioni. Il confronto con gli operatori è costante ed è la base da cui partiamo per tutte le iniziative e le misure a cui vogliamo dare vita. Continuiamo a studiare attività per aumentare la domanda di cultura e dare nuovo impulso al settore. Per fare questo è indispensabile rafforzare la partnership tra pubblico e privato: il sistema istituzionale pubblico è aperto alla collaborazione e agli investimenti privati, per mettere a sistema le proposte che arrivano dai territori, ognuno con le sue peculiarità, e per valorizzare il patrimonio delle comunità. Promuovere eventi per tutto l’anno significa destagionalizzare il turismo, un obiettivo a cui puntiamo da tempo. La Puglia deve diventare una meta attrattiva per 365 giorni l’anno e questo si può fare solo puntando sulle nostre bellezze e su un’offerta culturale variegata, che possa attirare persone da tutto il mondo. Molto spesso dimentichiamo che questi due settori rappresentano il 20% del PIL regionale e quindi quando parliamo di cultura e turismo parliamo di posti di lavoro e di mettere le basi per far sì che i tanti talenti di questa regione non siano costretti a lasciare la nostra splendida terra, ma possano realizzare qui i loro progetti, dando così un valore aggiunto a tutta la regione. Assieme al direttore del Dipartimento Aldo Patruno, agli uffici e alle agenzie regionali stiamo lavorando per una programmazione sia a breve che a lungo termine. In questo senso va l’approvazione in Giunta delle Linee di indirizzo del programma triennale 2022/2024 in materia di spettacolo dal vivo, con lo stanziamento di oltre 10 milioni di Euro per il Piano delle attività 2022. Sappiamo che c’è ancora tanto da fare, ma siamo consapevoli che possiamo raggiungere risultati importanti con il lavoro in sinergia con tutti gli attori interessati”.
-foto ufficio stampa Regione Puglia-
(ITALPRESS).