Più luci che ombre nella relazione della Corte dei Conti che questa mattina, a Bari, ha emesso il giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia relativo al 2017. Bene la contrazione del debito (- 4,6%), la spesa sanitaria e il saldo finale, meno bene l’assistenza farmaceutica convenzionata e ospedaliera (anche se resta una delle più virtuose d’Italia), l’eccessivo ricorso a consulenze legali esterne e le eccessive spese rispetto alle previsioni. Per il 2017, risulta rispettato il limite massimo di indebitamento del 20%, essendosi attestato all’11,15%, in miglioramento rispetto al 2016 (12,96%). Le analisi dei giudici contabili hanno fatto emergere il conseguimento dell’obiettivo, definito dalla legge, del pareggio di bilancio attestato intorno ai 13 miliardi di euro grazie anche all’incremento dell’utile derivante dalle società partecipate.
Dall’analisi dei giudici della Corte dei Conti pugliese, relativamente al giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Puglia relativo al 2017 “la Regione Puglia ha avuto nel complesso una gestione sana dei propri conti” come ha riferito il presidente della Sezione regionale di controllo per la Puglia Agostino Chiappiniello. C’è infatti stato un aumento delle entrate (+ 4,2% rispetto al 2016) calcolato in poco più di 13 miliardi di euro e dovuto ad un incremento degli introiti da tasse e contributi. Quasi 13 miliardi di euro sono state le uscite che vanno a pareggiare le entrate ma si attestano oltre le previsioni dell’anno precedente con il risultato di una contrazione di circa il 5% del fondo cassa disponibile (sceso di 82,9 milioni a circa 1,6 miliardi).
C’è anche qualche nota negativa però nella relazione della Corte dei Conti. Per i giudici nel complesso il sistema sanitario non desta preoccupazione, anzi. Il 2017 ha visto la chiusura del bilancio con un saldo positivo di 4,1 milioni di euro e il merito di pagare i propri fornitori in soli 4 giorni divenendo così tra le regioni più virtuose in Italia. I giudici però hanno rilevato il mancato rispetto dei tetti di spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata e ospedaliera. Spesa che è in diminuzione rispetto allo scorso anno ma sempre oltre il limite prestabilito. Emerge infine un uso eccessivo delle consulenze legali esterne, una criticità legata ai debiti fuori bilancio e qualche preoccupazione sui Consorzi di bonifica che assorbono troppe risorse dal bilancio autonomo.
“Stiamo recuperando sulla spesa sanitaria, abbiamo assunto molti giovani, abbiamo sostenuto le spese degli assegni di cura, abbiamo il reddito di dignità. Abbiamo poi consentito di continuare un trend positivo di sviluppo” afferma il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Il governatore spiega le criticità riscontrate dalla Corte dei Conti sui debiti fuori bilancio e sulle consulenze legali esterne: “Sono questioni legate alle precedenti amministrazioni, che avevano secondo me abusato del ricorso agli avvocati esterni. Per questo noi abbiamo raddoppiato il numero degli avvocati dell’Avvocatura lasciando le consulenze esterne soltanto a quegli avvocati di eccezionale qualità per casi di eccezionale complessità”.
Altro punto dolente riguarda i debiti derivanti dai Consorzi di Bonifica. “Per vent’anni la Regione ha anticipato le spese di funzionamento accumulando un debito da 250 milioni di euro. Abbiamo risanato la situazione e anche grazie all’aiuto degli agricoltori stiamo rimettendo in piedi il meccanismo secondo il quale il Consorzio viene finanziato dalle aziende agricole che sono socie del consorzio stesso. Speriamo di poterli riconsegnare al più presto alla normale attività, revocando i commissari regionali”.