“Dinanzi ai ripetuti episodi di intolleranza e violenza xenofoba, è inevitabile la preoccupazione manifestata dalle comunità straniere residenti nelle nostre città e da noi rappresentate”. Lo dichiara Massimo Salomone, Segretario Generale del Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise in occasione della Giornata internazionale dell’ONU, coincidente con la celebrazione della Giornata mondiale dell’informazione sullo sviluppo. “Infatti all’interno del nostro Corpo Consolare si è aperto un dibattito permanente teso a dare concretezza all’ideale collaborativo che deve animare la convivenza tra i popoli – continua – Il pensiero non può non tornare ai recenti fatti di cronaca verificatisi in diverse città del nord Italia (Sondrio, Trento e Milano) e, con riferimento alle nostre regioni, in un comune della provincia di Bari e a Brindisi, dove a farne le spese sono stati rispettivamente un bambino di 8 anni e due cittadini africani (l’uno del Ghana e gli altri del Senegal), ritenuti ‘colpevoli’ di essere persone di colore”.
Questa grave sequenza, mai registrata prima, non puo’ in alcun modo frenare il progresso umano, imperniato sul potenziale della diversità culturale, biologica e sociale, riconducibile anche agli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.
“Combattere ogni tipo di discriminazione è imprescindibile per costruire le basi della pacifica convivenza con persone ‘diverse’ da noi per religione, cultura, tradizioni, lingua e colore della pelle – continua Salomone – Accadimenti come quelli già citati sono veri crimini d’odio e costituiscono delle minacce per la convivenza pacifica e la coesione sociale nelle nostre città. Non possiamo accettare che un bambino di colore di appena otto anni, debba vivere nel terrore di essere il bersaglio di atti di bullismo a sfondo razziale, perpetrati volontariamente e consapevolmente da suoi coetanei. Sottovalutare o minimizzare questa serie di episodi non farà altro che incoraggiare comportamenti di emulazione.
Occorre mobilitarsi prima che sia troppo tardi. Considerare il pluralismo e la diversità come una minaccia all’unità può condurre inesorabilmente, talvolta tragicamente, all’insofferenza e alla violenza. La via da percorrere quindi è quella del rispetto, della tolleranza e dell’inclusione sociale”.
“Solo così – conclude Salomone – riusciremo a proteggere, accogliere e accettare persone ‘diverse’ da noi, ma al tempo stesso ‘uguali’ nei diritti umani inalienabili. Occorre contribuire ad una migliore informazione, sensibilizzazione ed educazione alla diversità, a partire dai bambini e dagli adolescenti. Il Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise sarà sempre disponibile e pronto a favorire il dialogo e la trasparenza dell’informazione”.