Si è tenuta a Miglionico, presso il castello del Malconsiglio, la quinta riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale Basilicata 2014-2020 finanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.
All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali Francesco Fanelli, l’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014-2020, Rocco Vittorio Restaino, i dirigenti del Dipartimento Politiche agricole e forestali.
Hanno inoltre partecipato, per la Commissione europea, il Capo dell’Unità Italia della Direzione generale Agricoltura Filip Busz, ed Emanuel Jankowski, rapporteur del PSR per la Basilicata; i rappresentanti del ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, del ministero dell’Ambiente e del Mef, i responsabili dei dipartimenti regionali e i referenti del partenariato (organizzazioni e ordini professionali, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria), il valutatore indipendente.
“L’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014-2020, Rocco Vittorio Restaino – si legge nella nota della regione – ha illustrato lo stato l’attuazione del programma la cui dotazione finanziaria ammonta 671,4 milioni di euro di cui 406,2 milioni di euro del Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo Rurale, facendo il resoconto dell’avanzamento finanziario e procedurale.
Secondo i dati di monitoraggio, al mese giugno 2019, il livello di esecuzione del Programma ha fatto registrare un impegno di risorse pari a 534 milioni di parte pubblica (79,6% della dotazione), attraverso bandi e avvisi pubblici già emanati. I pagamenti, ammontano a 163,7 milioni di euro, pari al 24,4% della dotazione. Permangono ancora alcune criticità per la fase dei pagamenti, che saranno affrontati con urgenza, migliorando le relazioni funzionali con l’Organismo Pagatore Agea e con un maggior raccordo operativo con i Centri di Assistenza Agricola. La Commissione europea, da parte sua, ha invitato a realizzare ogni ulteriore azione di miglioramento organizzativo per accelerare il ritmo della spesa e favorire l’attuazione fisica del programma.
Entrando nel merito dell’attuazione, l’Autorità di Gestione ha illustrato le azioni messe in campo sino ad oggi, evidenziando l’attivazione di 44 bandi pubblici, 3 avvisi per manifestazione di interesse per la Cooperazione e un bando di selezione delle Strategie di sviluppo locale, in coerenza con la strategia definita di concerto con i componenti del tavolo del partenariato economico e sociale”
“Al fine di perseguire l’obiettivo di semplificazione amministrativa continua l’attività di sviluppo del SIARB (Sistema Informativo Agricolo della Regione Basilicata) per il quale risultano completati sei moduli, tra i quali il servizio di gestione dell’UMA, il comparto fitosanitario e le procedure per gli usi civici e il monitoraggio delle misure PSR Basilicata 2014-2020. Il sistema sarà completato nel corso del 2019.
L’Autorità di gestione ha inoltre comunicato l’avvio delle attività preliminari per la nuova fase di programmazione della Pac post 2020. A livello comunitario, nazionale e regionale si stanno già ponendo in essere le prime azioni che pongono le premesse per la definizione delle nuove strategie a sostegno dello sviluppo rurale per il periodo 2021-2027. In tal senso il dipartimento Politiche agricole e forestali nei prossimi giorni attiverà un’azione di pre consultazione online, con la quale acquisire i primi orientamenti e le prime indicazioni provenienti da tutti i portatori di interesse” continua la nota.
A conclusione dei lavori del Comitato, l’assessore Fanelli, ha espresso l’auspicio e manifestato la volontà di conseguire tutti gli obiettivi previsti dal programma, “attraverso un’azione di miglioramento organizzativo e di recupero di efficienza che consenta alla Basilicata di raggiungere i migliori livelli di performance nell’attuazione finanziaria e strutturale del Psr”. Dal punto di vista del metodo, l’assessore ha inoltre ribadito la volontà e la opportunità di avvalersi del confronto diretto con i rappresentanti del mondo produttivo, anche mediante un lavoro comune più costante sia dal punto di vista politico che tecnico.