Sviluppare progetti funzionali e propedeutici alla valorizzazione, rigenerazione e riuso del patrimonio immobiliare pubblico e la promozione della ricerca e la formazione accademica. E’ l’obiettivo del Protocollo d’Intesa firmato questa mattina in Ateneo a Bari fra l’Agenzia del demanio e l’Università ‘Aldo Moro’.
Un Protocollo che “porterà benefici – ha detto il direttore regionale di Puglia a Basilicata dell’Agenzia del demanio, Vincenzo Capobianco – soprattutto, speriamo alla comunità pugliese. L’agenzia del Demanio – ha spiegato – vuole mettere a disposizione della comunità e del territorio il suo know how, acquisito in circa 10 anni di attività nel settore immobiliare. L’Università – ha continuato Capobianco – si mette al nostro fianco e noi al fianco dell’Università, per migliorare l’attività nel campo immobiliare e – ha sottolineato – creare delle figure che possano sviluppare le attività di valorizzazione, rigenerazione e riuso di un patrimonio immobiliare pubblico distribuito su tutto il territorio regionale che – ha sottolineato – ha bisogno di questa vita per creare economia e creare sicuramente dei veicoli che portino occupazione e sicuramente miglioramento della vita di tutti”.
“Il patrimonio immobiliare pubblico – ha spiegato Capobianco – è vastissimo. Si pensi al patrimonio dello Stato, al patrimonio delle Regione, delle Province e dei Comuni. Parliamo – ha aggiunto – di miliardi e miliardi di euro. Noi possiamo attraverso il recupero e la valorizzazione di questo patrimonio, intanto creare economia e – ha spiegato – per farlo è necessario creare delle figure ad hoc. Con il progetto ‘Cammini e percorsi’ – ha ricordato Capobianco – 83 immobili su 183, sono stati aggiudicati e quindi – ha concluso – prevediamo investimenti pari a 80 milioni di euro e 300 posti di lavoro”. Una collaborazione, fra Università di Bari e Agenzia regionale del Demanio che parte da molto lontano e viene rafforzato soprattutto dal legame che unisce il direttore Capobianco e il rettore, Antonio Uricchio.
“Con il direttore Capobianco – ha detto Uricchio – abbiamo avuto modo di collaborare in passato in tanti ambiti e oggi sono particolarmente felice di questa opportunità. La collaborazione con l’Agenzia del Demanio – ha continuato – è una collaborazione antica che oggi si rinnova attraverso un Protocollo d’Intesa che rende il rapporto ancora più solido. Sono tanti gli ambiti che sono oggetto della collaborazione – ha spiegato Uricchio – gli aspetti scientifici di ricerca, ma poi ci sono anche i profili legati alla valorizzazione del patrimonio pubblico e ancora le esperienze anche nei profili strettamente formativi”.
“Crediamo che questa collaborazione – ha aggiunto Uricchio – possa essere strettamente proficua, perché l’Agenzia del demanio si è aperta in questi ultimi anni e soprattutto anche attraverso questa apertura ha anche incontrato le politiche della nostra istituzione universitaria. L’Università di Bari ha censito il proprio patrimonio – ha sottolineato il rettore – lo ha anche valorizzato innanzitutto dismettendo e cessando tutte le locazioni passive. Siamo tra i pochi Atenei virtuosi – ha ricordato – che può presentare questo tipo di policy e abbiamo costituito anche con Invimit, quindi con il Ministero dell’Economia e delle Finanze un fondo immobiliare chiuso con il quale stiamo portando avanti i lavori sulla Manifattura dei Tabacchi e soprattutto anche attraverso questa azione comune – ha concluso – intendiamo recuperare immobili pubblici o dismessi che possono essere restituiti ad una fruizione sociale”.