FIRENZE (ITALPRESS)– Approvate dalla giunta regionale nel corso dell’ultima seduta le disposizioni attuative della misura della promozione del vino toscano sui mercati internazionali per la campagna vitivinicola 2018/2019. A sostegno dell’export dei vini toscani, nell’ambito dei fondi europei della cd. “Ocm Vino” (Organizzazione comune del mercato del settore vitivinicolo), viene destinata a questa misura una somma di circa 11,5 milioni di euro.
“L’export vitivinicolo toscano – ha detto l’assessore regionale ad agricoltura e foreste Marco Remaschi – è uno dei fattori di traino del settore agroalimentare ed il sostegno a tutti i soggetti coinvolti diventa un elemento cruciale per poter garantire competitività. Abbiamo per questo motivo aumentato la dotazione rispetto al 2017, aggiungendo altri 3,5 milioni circa”.
Alla misura possono accedere i seguenti soggetti: organizzazioni professionali che si occupano anche di promozione dei prodotti agricoli, organizzazioni di produttori di vino, associazioni di organizzazioni di produttori di vino, organizzazioni interprofessionali, consorzi di tutela, produttori di vino, cioè le imprese, singole o associate (in regola con la presentazione delle dichiarazioni vitivinicole nell’ultimo triennio, che abbiano ottenuto i prodotti da promuovere dalla trasformazione dei prodotti a monte del vino, propri o acquistati e/o che commercializzano vino di propria produzione o di imprese ad esse associate o controllate), i soggetti pubblici (escluse le amministrazioni governative centrali, Regioni, Province Autonome e Comuni) con comprovata esperienza nel settore del vino e della promozione dei prodotti agricoli, associazioni temporanee di impresa e di scopo, consorzi, associazioni, federazioni e società cooperative, a condizione che tutti i partecipanti al progetto di promozione rientrino tra le organizzazioni professionali, i consorzi di tutela, e le reti di impresa composte da produttori di vino.
Tra i requisiti richiesti per chi vuole proporre progetti anzitutto la sede operativa in Toscana e la promozione di produzioni toscane; inoltre occorre avere adeguata disponibilità dei prodotti che vengono promossi, per poter rispondere alla domanda del mercato a lungo termine. I produttori di vino, in forma singola o associata, devono avere presentato, se dovuta, la dichiarazione di produzione e la dichiarazione di vendemmia nelle ultime tre campagne vitivinicole (2015-2017). Un altro requisito riguarda la disponibilità di sufficienti capacità tecniche per effettuare scambi a livello internazionale e di risorse finanziarie adeguate per realizzare il progetto in maniera efficace (fatturato medio nel triennio precedente pari al doppio del contributo richiesto). Qualora il soggetto proponente partecipi a più di un progetto, i progetti non possono essere rivolti allo stesso Paese o allo stesso mercato del Paese. I prodotti che possono essere promossi sono vini a denominazione di origine protetta, ad indicazione geografica protetta, vini spumanti di qualità, vini spumanti di qualità aromatici e vini con l’indicazione della varietà.
Riguardo alle azioni da attuare in uno o più Paesi o mercati sono ammesse: relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente; partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione; studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. I progetti devono avere una durata massima di 12 mesi.
Altre condizioni richieste per l’ammissione del progetto al contributo: descrizione dettagliata di obiettivi, azioni e sub-azioni che si intendono realizzare, indicazione dei Paesi terzi e dei mercati dei Paesi terzi interessati, dei prodotti oggetto di promozione e dei soggetti partecipanti al progetto, indicazione della durata del progetto ed il cronoprogramma delle azioni e delle sub-azioni, costo complessivo.
Il contributo massimo attribuibile a ciascun singolo progetto è pari al 50% delle spese sostenute per realizzarlo e comunque non può essere inferiore a 100 mila euro, qualora il progetto sia destinato ad un solo Paese terzo o mercato del Paese terzo, ed a 50 mila euro per Paese terzo o per mercato del Paese terzo, qualora il progetto sia destinato a due o più Paesi terzi o a due o più mercati di Paesi terzi.
Presto online saranno consultabili più nel dettaglio le disposizioni attuative che contengono anche i criteri di priorità in base ai quali viene stabilito il punteggio ai fini dell’ammissione a contributo ed entro la fine di agosto seguirà l’adozione dell’Avviso per la presentazione dei progetti, con le modalità procedurali per la presentazione delle domande di sostegno, l’individuazione dei soggetti proponenti ed i requisiti che devono possedere nonché tutte le disposizioni necessarie ai fini non solo della presentazione dei progetti ma anche della loro realizzazione.
(ITALPRESS)