L’Unci Agroalimentare, associazione di rappresentanza delle realtà cooperative, ha presentato stamane in Consiglio regionale il progetto SEEDS (Strengthening knowlEdge and compEtences to Develop new Skills), inserito nel programma Erasmus + dell’Unione europea, per l’Istruzione la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020, dedicato alla mobilità individuale ai fini dell’apprendimento. Una opportunità destinata a 100 giovani, neodiplomati e/o neo-qualificati, finalizzata allo svolgimento di un tirocinio professionalizzante, in diversi Paesi dell’Unione, tra i quali Regno Unito, Spagna, Irlanda, Belgio e Malta. Le candidature potranno essere inviate (all’indirizzo email: [email protected]) entro il 23 novembre, da coloro che abbiano conseguito da non più di 12 mesi un titolo studio in uno degli istituti tecnico-professionali italiani afferenti agli indirizzi quali agraria, amministrazione, finanza e marketing, turismo, servizi per l’enogastronomia. “E’ un’opportunità per i giovani che si diplomano, quest’anno e l’anno prossimo, di fare diverse esperienze in Europa per accrescere le loro conoscenze e aumentare le proprie opportunità lavorative nell’agroalimentare e non solo”, ha commentato Gennaro Scognamiglio, presidente di Unci agroalimentare.
Per il consigliere Enzo Maraio, segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, questo progetto “e’ una occasione che permette ai nostri ragazzi di innalzare la propria competitività sul mercato del lavoro, avendo l’opportunità di confrontarsi con un contesto globale. E’ importante questo collegamento con l’estero sia dal punto di vista dell’esperienza sia del know-how anche in un’ottica di conoscenza delle lingue straniere. Nell’agroalimentare siamo unici nel mondo: ci possono copiare tutto tranne i nostri prodotti”. Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale, ha spiegato che “si tratta di un progetto interessante perchè si rivolge a giovani che provengono da scuole professionali. Cento giovani che staranno all’estero per 4 mesi per specializzarsi nel settore del marketing turistico, ma anche in aziende che producono zootecnia, o legati all’enogastronomia. E poi, passare 4 mesi all’estero, – ha aggiunto – significa anche approfondire la conoscenza delle lingue”.
“Una delle chiavi di svolta per l’occupazione dei giovani – ha proseguito D’Amelio – riguarda sicuramente lo sviluppo turistico legato all’enogastronomia, alla bellezza dei nostri luoghi, in una regione che ha una diversificazione incredibile: dal mare, ai borghi delle aree interne che devono essere maggiormente valorizzati”.
(ITALPRESS).
PROGETTO SEEDS, D’AMELIO “OPPORTUNITA’ PER I NOSTRI GIOVANI”
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