ROMA (ITALPRESS) – “Insieme per garantire la salute di tutti”. E’ questo lo slogan della terza “Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato”, che si è celebrata a Roma alla presenza, tra gli altri, del ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Quest’anno, infatti, le undici Federazioni e Consigli nazionali degli Ordini delle Professioni sociosanitarie – oltre 1,5 milioni di professionisti tra medici e odontoiatri, infermieri, farmacisti, medici veterinari, professionisti dell’area tecnica, della riabilitazione e della prevenzione, ostetriche, chimici e fisici, fisioterapisti, psicologi, biologi, assistenti sociali – hanno deciso di celebrare insieme questa giornata, la cui istituzione, per Legge, ha costituito un pubblico riconoscimento dell’attività quotidianamente svolta a tutela della salute dei cittadini. Promossa dal regista Ferzan Ozpetek e da Mogol, la giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 “per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus”. E’ stata scelta la data simbolica del 20 febbraio per ricordare il giorno in cui a Codogno venne scoperto il “paziente uno”.
Ad aprire la giornata Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi, in rappresentanza delle Federazioni presenti: “Nei momenti di maggiore difficoltà, come prescritto anche dai nostri Codici deontologici, noi professionisti abbiamo diffuso e difeso il sapere scientifico; sostenuto e reso possibile la campagna vaccinale; divulgato tutte le indicazioni per difendere e assicurare la salute delle persone, intesa come dimensione bio-psico-sociale; sostenuto e accompagnato chi era più vulnerabile; supportato il Paese sviluppando ed attuando misure di prevenzione; abbiamo rispettato la vita e la morte dei nostri assistiti. Siamo rimasti uniti, come lo siamo oggi per celebrare insieme questa Giornata; e insieme è l’avverbio scelto per caratterizzare la comunicazione di questo evento, perchè riteniamo che sostenere, nella sua interezza e complessità, il nostro Sistema salute, e garantire il nostro Servizio sanitario nazionale sia possibile solo con un impegno costante, competente, multidisciplinare e sinergico. E’ così che si garantisce il diritto alla salute: diritto fondamentale che appartiene all’individuo e alla comunità, che richiama il diritto a vivere in un ambiente salubre, e che i professionisti sanitari e socio-sanitari, grazie alle proprie competenze, calano nella realtà, rendendo possibile la vita sociale e civile del Paese”, evidenzia Mangiacavalli.
Per il ministro della Salute, Orazio Schillaci, “il capitale umano è la leva principale dei servizi sanitari e il lavoro dei professionisti sanitari e socio-sanitari è essenziale per la piena tutela del diritto fondamentale alla salute, sancito dalla nostra Costituzione. Riconoscere i meriti e l’importanza degli operatori sanitari e sociosanitari vuol dire attivarsi per valorizzare al meglio la loro professionalità, dando risposte concrete a tutte le urgenze oggi più che mai attuali. E questa è una mia priorità. La carenza di personale rappresenta, da anni, un’emergenza nazionale e sono convinto che dobbiamo affrontarla restituendo attrattività al Servizio sanitario nazionale, che è uno dei migliori al mondo. Ho assunto l’impegno, in questo mandato, di procedere a una rivalutazione del trattamento economico di chi ogni giorno è impegnato nel servizio sanitario pubblico. Un primo segnale – osserva il ministro – è stato dato con l’inserimento, in legge di bilancio 2023, della norma che incrementa l’indennità al personale operante presso i servizi di pronto soccorso. Parallelamente è necessario agire sui vincoli di spesa per il personale, al fine di permettere alle Regioni di potenziare gli organici e rafforzare i servizi sanitari regionali. Accanto al giusto riconoscimento sul piano economico, è importante investire anche in termini di formazione e di sviluppo delle competenze, sia specialistiche, che trasversali, legate a nuovi modelli di organizzazione del lavoro multidisciplinare e integrato. Ecco perchè occorre aumentare il numero di iscritti nelle università e colmare la carenza di figure specialistiche”, conclude.
Secondo tutti i rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli, le professioni sociosanitarie sono, da sempre accanto a chi soffre e ha bisogno del loro aiuto. Anche nelle fasi più dure della pandemia, quando non c’erano ancora i vaccini e mancavano spesso anche i dispositivi di protezione individuale, l’assistenza non è mai venuta meno. Tanto che nella prima e nella seconda fase Covid-19 si contano circa 500 decessi tra i professionisti sociosanitari e i contagi, che ancora proseguono negli ultimi mesi al ritmo di 5-8.000 ogni 30 giorni, hanno raggiunto, tra infezioni e reinfezioni, quota 474.000 al 6 febbraio, senza sostanzialmente più registrare, dopo l’avvento dei vaccini, casi gravissimi e decessi. Una giornata impreziosita dalle esecuzioni musicali della Red Shoes Women Orchestra, diretta dal Maestro Dominga Damato e composta da sole musiciste donne. La scelta di privilegiare un’orchestra al femminile nasce dalla comune volontà di lanciare un segnale di attenzione per contrastare la violenza e gli episodi che la cronaca continua a registrare e che, purtroppo, sempre più spesso sono perpetrati, in particolare contro le donne e contro i professionisti sociosanitari a prescindere dal genere.
– foto xb1/Italpress –
(ITALPRESS).