Esperti a confronto ad Agrigento al convegno sul tema “Processo tributario: criticità e rapporti con le altre giurisdizioni”, organizzato dall’Osservatorio Permanente della Giustizia Tributaria, dall’Associazione Magistrati Tributari Sicilia e dall’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi con il Patrocinio del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. Sono intervenuti, tra gli altri, Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, Gaetano Armao, vicepresidente della Regione Siciliana, Ennio Attilio Sepe, presidente dell’Associazione Magistrati Tributari, Angelo Cuva, tesoriere dell’Uncat. Le due sessioni di lavoro sono state presiedute da Calogero Ferlisi, presidente del Tar Sicilia e da Salvino Pillitteri, vicepresidente della Amt.
Angelo Cuva, tesoriere dell’Uncat ha rilevato che le criticità principali del processo tributario vanno ricondotte “a cause interne ed esterne alla Giurisdizione tributaria che determinano quella patologia del sistema che abbiamo definito ‘l’ingorgo della giustizia tributaria’. Quelle interne attengono alla composizione delle Commissioni tributarie ed al reclutamento dei Giudici tributari. Occorre una urgente riforma che porti ad una giurisdizione speciale esercitata da magistrati di ruolo, nominati dopo un concorso pubblico per esami e titoli e destinati ad esercitare le loro funzioni a tempo pieno con adeguato riconoscimento economico. Quelle esterne, che si collocano a valle, sono legate ai costi della compliance che in Italia sono ancora molto elevati e che comportano una elevata evasione fiscale ed un notevole contenzioso. Per ridurre tali costi bisogna favorire la Tax compliance e cioè un nuovo rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuente fondato su un clima di reciproca collaborazione e fiducia funzionale alla spontanea rivelazione della materia imponibile”.
Salvino Pillitteri, vicepresidente dell’Associazione Magistrati Tributari, nell’evidenziare i vari profili critici della giurisdizione tributaria, ha rappresentato che l’Associazione, non appena formato il nuovo governo, intende portare all’attenzione dell’esecutivo le criticità procedimentali e strutturali del processo tributario che necessita di una riforma volta a garantire la terzieta’ e l’autonomia dei giudici tributari.
Il Direttore dell’Agenzia, Ruffini, ha evidenziato che l’Amministrazione deve tendere con la sua azione ad indurre il contribuente all’adempimento spontaneo degli obblighi tributari.
PROCESSO TRIBUTARIO, ESPERTI A CONFRONTO
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