“L’università di Bari e di Foggia, sostenuti dalla Conferenza dei rettori hanno promosso in memoria di Aldo Moro”. E’ l’annuncio in conferenza stampa del rettore dell’Università degli studi di Bari del concerto organizzato per ricordare lo statista pugliese nei giorni in cui si celebrano i 102 anni dalla sua nascita.
L’evento presentato nella sala del consiglio del rettorato, si terrà domenica 30 settembre nell’auditorium Nino Rota – Conservatorio di Bari Niccolò Piccinni.
Il momento celebrativo di Aldo Moro si concretizza in modo insolito attraverso il canale della musica. “L’Università di Bari – ha spiegato Uricchio – è particolarmente impegnata nel promuovere la cultura musicale e favorire l’accesso degli studenti alle attività musicali e attraverso il proprio coro Harmonia, offre alla comunità, insieme agli altri cori universitari coinvolti, un momento particolarmente bello. La messa da requiem di Mozart costituisce – ha continuato il rettore – una bella occasione per potersi avvicinare alla musica e assaporare un concerto che sarà sicuramente memorabile”.
Alla presentazione hanno preso parte il Presidente del Coro Harmonia di Bari, Pinuccio Morea, il direttore artistico dell’orchestra metropolitana, Marco Renzi. E’ stato proprio quest’ultimo ad annunciare che l’orchestra della città metropolitana si avvarrà, in occasione del concerto in memoria di Moro, di un nucleo di allievi del conservatorio. Un gesto che vuole sottolineare la continuità tra il conservatorio e la professione artistica musicale.
Ma per l’Università degli studi di Bari è anche il giorno della notte della ricerca, celebrata in tutta Italia ed Europa. Anche nel capoluogo pugliese, come a Taranto numerose le attività dedicate alla ricerca. “L’occasione per ribadire il significato della ricerca – ha ribadito Antonio Uricchio – l’apporto che la ricerca può offrire allo sviluppo dei territori ma anche per coinvolgere i giovani ricercatori nel presentare le proprie attività, per dialogare con la comunità e coinvolgere anche le istituzioni. Un appuntamento particolarmente sentito dalla nostra comunità accademico e anche molto partecipato dai nostri studenti”.