E’ stato presentato questa mattina nella sala consiglio dell’ateneo di Bari il Comitato d’assaggio per il controllo e la valutazione e delle proprietà organolettiche degli oli di oliva vergini dell’Università degli Studi di Bari. Un riconoscimento che il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali ha concesso il 24 luglio scorso. Grande soddisfazione è stata espressa dal Rettore Antonio Felice Uricchio entusiasta anche perché è la prima volta che accade che l’Uniba abbia un così importante riconoscimento in materia di oli vergini. “E’ la prima volta – ha sottolineato Uricchio – che accade e di questo siamo particolarmente orgogliosi e di questo va il merito ai nostri ricercatori che hanno operato per poter promuovere insieme alle imprese queste competenze e far evolvere la conoscenza in una direzione più sicura ma che consente anche di valorizzare le nostre esperienze e le straordinarie capacità imprenditoriali dei nostri produttori”.
Il nuovo percorso che l’università degli studi di Bari con il Comitato d’assaggio inaugura è volto si al consolidamento delle competenze ma anche alla vocazione del territorio. Era presente alla presentazione del comitato Alfredo Marasciulo, capo panel che ha superato i test proposti dal ministero. “Un compito difficile – ha ribadito – ma anche stimolante, in quanto mi ha permesso di continuare a valutare quotidianamente le grandissime qualità dei nostri prodotti e di contribuire a migliorarle”.
“Oggi l’Università di Bari – ha detto Maria Lisa Clodoveo, responsabile scientifico del comitato -perché oggi ha uno strumento in più per aiutare le aziende ad incrementare la competitività sui mercati. L’analisi organolettica, infatti, svela quali sono le eventuali criticità nel processo produttivo di frantoio e dà una spinta a migliorare in misura sempre maggiore le caratteristiche organolettiche e nutraceutiche del prodotto”
A proposito di caratteristiche nutraceutiche delle quali sempre più spesso si parla quando si associa il benessere fisico al corretto stile di vita, le caratteristiche benefiche dell’olio sono state sottolineate da Filomena Corbo, esperta di nutraceutica. “Gli oli pugliesi – ha detto – oltre le proprietà organolettiche, hanno una valenza salutistica non indifferente perché presentano una percentuale di componenti bioattivi tra cui i composti polifenolici con conclamate attività benefiche sulla salute, elevate rispetto ad altre cultivar. L’unione – ha concluso Filomena Corbo – tra le caratteristiche organolettiche e quelle nutrizionali danno un valore aggiunto a questi oli e la presenza di un comitato di valutazione nell’Università può favorire notevolmente la sinergia tra questi due mondi”.