“Come eri vestita?” è la domanda che spesso viene rivolta alle donne che hanno subito una violenza sessuale. E proprio partendo da questa domanda, l’Università degli Studi di Bari, su iniziativa del Comitato Unico di garanzia (CUG) e in partnership con il Comune di Bari, ha organizzato la mostra “Come eri vestita”, in anteprima per l’Italia centro-meridionale. In mostra, nell’ex Palazzo delle Poste da oggi fino al 22 settembre prossimo, gli abiti che le donne abusate indossavano in quel momento (non quelli veri, ma indumenti che ne siano una rappresentazione verosimile). “Questa idea – ha detto a margine della conferenza stampa che si è tenuta in mattinata a Bari, Aurora Vimercati presidente del CUG – nasce grazie all’interlocuzione che l’Università di Bari si sta sforzando di avere con tutti coloro che operano sul territorio nel quotidiano nell’azione di prevenzione, di contrasto e di accoglienza delle donne vittime di stupro: centri antiviolenza e il ricco associazionismo”.
“L’idea – ha spiegato – nasce da questa interazione che l’Università di Bari considera un valore e si sta impegnando – ha aggiunto – nell’azione di valorizzazione della rete di rapporti, perché – ha sottolineato Vimercati – il tema della violenza di genere, della violenza sulle donne in particolare, è un tema che non appartiene soltanto ad alcuni o ad alcune donne, ma è un tema che riguarda tutti. Quindi – ha proseguito – l’Università è l’istituzione forse più vocata a portare avanti questa azione di sensibilizzazione, ma in una logica di dialogo allargato, di dialogo sinergico. Al di là dell’obiettivo che – ha ribadito – è quello di riflettere, far riflettere e sensibilizzare, c’è anche l’intento di farlo in un contesto di grande partecipazione, dove ciascuno e ciascuna, ente o istituzione, persone, donne, uomini e giovani soprattutto – ha concluso – si devono sentire protagonisti di un tema che non è di appartenenza esclusiva”. La Mostra e l’insieme di iniziative ad essa collegata – in particolare, un convegno di presentazione ed uno di approfondimento delle tematiche attinenti alla violenza di genere in una dimensione multidisciplinare ed esperienziale – sono rivolte alla Comunità universitaria e a quella ampia presente sul territorio di riferimento dell’Ateneo barese, con un’attenzione particolare alle studentesse e agli studenti (universitari e non), nell’auspicio di promuoverne la partecipazione attiva.