PRESENTATA LA START UP ZEPEND

Si chiama Zepend la start up nata dalla seconda edizione della call for ideas lanciata dal BaLab dell’Università di Bari. Stamattina la presentazione nel corso di una conferenza stampa. Un’app “anti-social”, una piattaforma web che offre gli strumenti necessari (ricerca eventi, ricerca locali, e chat con Proximity Matching) per passare dall’online all’offline. Il progetto Zepend si basa sullo sviluppo di una piattaforma web e mobile che mira a ridurre la distanza tra servizi di ristorazione, discoteche e molte altre tipologie di locali e la clientela. L’obiettivodel progetto è quindi quello di limitare le difficoltà di ricerca, comunicazione, prenotazione, gestione e interazione tra utenti che possa emergere nel rapporto fra il locale e il consumatore. “L’idea – ha spiegato Lorenzo Diomeda, CEO & Founder Zepend – nasce dall’esigenza di rendere meno virtuali le relazioni interpersonali. Di qui – ha continuato – la creazione dell’app che permette l’intcontro tra persone che si trovano nello stesso luogo o in posti lontani non più di 30 metri e fare in modo che si venga fuori dal mondo virtuale, si abbatta la timidezza e si riesca – ha concluso a interagire”.

“Oggi è una giornata importante – ha detto Gianluigi de Gennaro, presidente del Centro d’Eccellenza per l’innovazione e la creatività UniBa. Una grande soddisfazione – ha concluso – per noi che come Università cerchiamo di dare ai ragazzi tutte le opportunità possibili per farli crescere e aiutarli a trasformare le loro idee in imprese”. “Vogliamo accompagnarle – ha detto il magnifico rettore dell’Università, Antonio Uricchio – nell’ultimo miglio, quindi favorire l’ingresso nel mondo produttivo attraverso anche una formazione di carattere imprenditoriale-manageriale. L’impegno dell’istituzione accademica – ha spiegato – è di offrire opportunità, di far maturare processi di crescita individuale e professionale e crediamo che l’esperienza della contaminazione dei saperi possa giovare a tutti i giovani innovatori. La start up che abbiamo presentato oggi – ha continuato – è particolarmente coraggiosa, perché in un mondo in cui internet diventa sempre più pervasivo offre strumenti di difesa, ma anche di valorizzazione dello strumento della rete per poter stabilire nuove relazioni sociali. Un’esperienza interessante, nuova e – ha concluso – ci auguriamo possa essere anche confortata dal successo”.

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