Si parla di reati tributari solo quando l’evasione fiscale supera determinate soglie di imposte non versate. Chi non supera queste soglie commette un “illecito amministrativo”, chi, invece, supera il tetto previsto dalla legge, si configura in un reato penale detto reato tributario. Quali sono, quindi, i reati tributari?
In quanto tempo avviene la prescrizione dei reati tributari e quali sono gli illeciti configurati come reati penali. Quando si azzera la prescrizione.
Reati tributari: quali sono
Per capirlo bisogna conoscere le soglie delle imposte non versate: cioè chi supera gli importi previsti per la legge va incontro a una incriminazione. Non solo, tra i reati tributari si configurano anche:
- Fatture o altri documenti prodotti per operazioni inesistenti
- Elementi prodotti al fine di evadere le imposte o al fine di consentire a terzi l’evasione
- Imposte evase sopra determinate sogli di punibilità
- Mezzi fraudolenti
- Dichiarazioni fraudolente (prevista soglia di punibilità)
- Dichiarazioni infedeli (prevista soglia di punibilità)
- Elementi attivi o passivi (prevista soglia di punibilità)
- Occultamento o distruzione di documenti contabili
- Omesso versamento di ritenute certificate (prevista soglia di punibilità)
- Omesso versamento IVA (prevista soglia di punibilità)
- Indebita compensazione (prevista soglia di punibilità)
- Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (prevista soglia di punibilità)
Prescrizione reati tributari: Codice penale
Il tema della prescrizione dei reati tributari è molto dibattuto. La prescrizione è disciplinata nel titolo VI del Codice Penale, negli art. da 157 a 161.
La prescrizione consiste nell’estinzione del reato tributario: rappresenta la rinuncia da parte dello Stato a far valere la propria pretesa punitiva in quanto è passato molto tempo dalla commissione del reato sentenza che sia intervenuta alcuna sentenza di condanna, sollecito o intimazione.
Il notevole lasso di tempo trascorso tra il momento in cui si è consumato il reato e l’esercizio della funzione repressiva fa sì che il reato venga estinto, sia così prescritto.
I tempi di prescrizione dei reati tributari hanno visto diversi colpi di scena con il cd ex Cirielli (L. 5 dicembre 2005 n.251). Il Legislatore, per contrastare il grave fenomeno dell’evasione fiscale, ha provveduto ad allungare i tempi di prescrizione per i reati tributari.
Tempi di prescrizione reati tributari
Per i reati tributari commessi dopo il 17 settembre 2011 esiste un regime di prescrizione differenziato. In quanti anni vengono prescritti i reati tributari commessi dopo settembre 2011? I tempi di prescrizione vanno da sei, otto o dieci anni. Ne consegue, quindi, che dal 2011 buona parte dei reati tributari hanno termini di prescrizione più lunghi rispetto allo stesso reato commesso prima del 2011.
I tempi di prescrizione di 6 anni valgono in caso di reati di omesso versamento delle ritenute, omesso versamento dell’Iva, l’indebita compensazione e la sottrazione fraudolenta, si arriva a un periodo di sette e mezzo in caso di interruzione.
Per tutti gli altri reati penali inerenti al fisco e citati in precedenza come dichiarazioni fraudolente, dichiarazione infedele, omessa presentazione, occultamento o distruzione di scritture contabili, emissione di fatture false… il periodo di prescrizione è più lungo e ammonta a 8 anni. Il periodo di prescrizione arriva a 10 anni in presenza di cause interruttive.
Quando si interrompe il termine di prescrizione dei reati tributali?
Con la sentenza della Corte di Giustizia Ue (sentenza Taricco, C-105/14 dell’8 settembre 2015) i tempi di prescrizione ripartono da zero e si interrompono più facilmente. In caso di “gravi frodi IVA il termine ordinario di prescrizione dei reati penali ricomincia in presenza di qualsiasi atto interruttivo.
In tema di tributi e prescrizione, può essere utile: prescrizione contributi inps.
Modifiche del codice penale, approvate dal Parlamento, potrebbero introdurre nuove ipotesi di sospensione del corso della prescrizione con effetti sui reati tributari.