“L’Italia è un Paese pieno di intelligenza che, però, manca di un’intelligenza di sistema che permetta di utilizzare al meglio le nostre qualità, di fronte ai mondi nuovi che avanzano”: un’analisi concisa ed estremamente rappresentativa del nostro tempo, quella del divulgatore scientifico Piero Angela, che per aiutare le nuove generazioni a sviluppare conoscenze e competenze propone il ciclo di lezioni “Prepararsi al futuro”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.
Ventiquattro lezioni tenute da relatori di alto profilo, scelti fra scienziati, storici, economisti, giornalisti di alto spessore, protagonisti e osservatori della società attuale, aperte a oltre 400 brillanti studenti delle scuole superiori e universitari. L’iniziativa è stata presentata oggi, a “Tor Vergata”, dal Rettore Giuseppe Novelli, da Piero Angela e dai docenti Olga Rickards, Ivan Davoli, Giovanni Barillari e Alberto Siracusano, referenti del Rettore per il progetto insieme al Vice Direttore Silvia Quattrociocche.
“Il nostro tempo è caratterizzato da un incessante e incalzante sviluppo tecnologico – spiega l’ideatore del progetto Piero Angela – che sta trasformando in alta velocità ogni aspetto della nostra vita: il lavoro, il sistema di competenze, le telecomunicazioni, l’informazione, l’occupazione, l’intermediazione, la realtà economica di interi continenti. Un cambiamento mai visto prima”. “I giovani che attualmente hanno fra i 17 e i 20 anni – è il commento del Rettore di “Tor Vergata” Giuseppe Novelli – attraverseranno quasi tutto il secolo, diventando adulti in un mondo che non solo richiederà nuovi saperi, ma anche la capacità di comprendere e gestire complessità crescenti. Questo progetto si integra perfettamente nella visione di transdisciplinarietà e di contaminazione della conoscenza che è parte della visione strategica di questo Ateneo. Ai nostri ragazzi cerchiamo di trasmettere non solo un sapere già acquisito, ma anche la capacità di “saper essere e saper fare”, perché diventino cittadini capaci, attivi e responsabili. Nella scienza, così come in ogni altro ambito, c’è sempre un nuovo traguardo da raggiungere: dobbiamo fare tutto il possibile affinché gli adulti di domani possano ‘imparare ad imparare’, ogni giorno. Perché il sapere è l’arma più potente, il ponte che collega popoli e culture, l’ancora che ci tiene saldi alle radici della nostra civiltà, il volano per uno sviluppo sostenibile che deve essere affidato alla ricerca e all’alta formazione”.
Tra gli speciali “professori” chiamati in cattedra da Piero Angela: Massio Livi Bacci (Demografia), Filippo Giorgi (Il riscaldamento globale), Gianfausto Ferrari (L’innovazione continua ovvero: la lunga storia del Porcospino), Piero Cipollone (Cosa chiedono le imprese), Paolo Magri (Il mondo che cambia), Enrico Letta (Il futuro dell’Europa), Sabino Cassese (La forma Stato), Raffaele Cantone (Prevenire la corruzione per guardare al futuro con maggiore consapevolezza), Gian Antonio Stella (Burocrazia: ovvero la riforma delle Amministrazioni dello Stato), Silvio Garattini (Come progredisce la Scienza).
“Un tempo – ha spiegato il divulgatore scientifico che ha cambiato il modo di fare cultura attraverso il suo lavoro di decenni – si studiava per poi svolgere una professione, spesso per tutta la vita. Oggi non è più così. Nasceranno nuovi mestieri che oggi non riusciamo bene a immaginare. L’importante è prepararsi ad essere flessibili. È così che le specie vincenti hanno saputo adattarsi ai cambiamenti”.
E ai giovani ha raccomandato: “Ponetevi sempre l’eccellenza come obiettivo. Qualunque mestiere andrete a fare, questo vi permetterà di affermarvi”.